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NO ALLA NUOVA LINEA FERROVIARIA AD ALTA ... - Stop-bbt.it

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7<br />

G.Poliandri, C.Campedelli, Trento, Bolzano – 30.11.2008<br />

anni 1980 hanno messo in crisi quello che era allora l'assetto tecnico e funzionale<br />

delle Ferrovie dello Stato per sost<strong>it</strong>uirvi un programma del tutto slegato dalle<br />

esigenze dell'utenza ma molto legato, al contrario, agli interessi delle grandi società<br />

di costruzione (anche cooperative) e alle aspettative di spartizione dei part<strong>it</strong>i<br />

pol<strong>it</strong>ici.<br />

Sono proprio le stesse logiche di spreco, disinformazione, prof<strong>it</strong>to privato e deb<strong>it</strong>o<br />

pubblico che hanno guidato nel nostro paese le concrete realizzazioni delle grandi<br />

opere ferroviarie per l'alta veloc<strong>it</strong>à dagli anni 1990 fino ad oggi.<br />

E' per questo motivo che per affrontare il nostro problema settoriale facciamo<br />

largamente uso di dati e di argomenti (pol<strong>it</strong>ici e tecnici) che ormai da parecchio<br />

tempo in Italia sono patrimonio comune di tutti quanti si oppongono allo sviluppo<br />

dell'alta veloc<strong>it</strong>à ferroviaria 7 .<br />

2.2.1 Le grandi infrastrutture sono un fattore di<br />

impoverimento delle aree attraversate.<br />

Sentiamo continuamente ripetere da decenni - e ultimamente con insistenza tanto<br />

maggiore quanto più seria è la crisi del modello di sviluppo neoliberista - che la<br />

realizzazione di una rete ferroviaria ad alta veloc<strong>it</strong>à in Italia; 1) è una occasione per<br />

partecipare in posizione strategica agli enormi vantaggi assicurati da un commercio<br />

mondiale in continua espansione (in particolare dall'Asia verso il Nord Europa<br />

attraverso i porti del Med<strong>it</strong>erraneo); 2) è una condizione insuperabile per non<br />

perdere il contatto con la rete europea dei trasporti; 3) è quindi una opportun<strong>it</strong>à di<br />

sviluppo per tutte le attiv<strong>it</strong>à produttive del paese.<br />

2.2.1.1 Benessere e infrastruttazione spinta. Un binomio imprescindibile?<br />

In generale, però, questi argomenti prescindono da qualunque valutazione costibenefici<br />

che incorpori costi energetici, impatti ambientali, variabili indipendenti, ecc.<br />

Molti economisti "r<strong>it</strong>engono che la carenza di infrastrutture non cost<strong>it</strong>uisca un<br />

ostacolo rilevante per la cresc<strong>it</strong>a economica e portano a sostegno della loro tesi<br />

esempi di terr<strong>it</strong>ori (ad esempio il Nord Est dell’Italia) che hanno mostrato elevati<br />

tassi di cresc<strong>it</strong>a pur in presenza di una modesta dotazione di reti di trasporto e di<br />

elevati livelli di congestione" 8 ; senza considerare altri fattori (ambiente, salute,<br />

modificazioni sociali), la maggiore offerta di infrastrutture e la conseguente<br />

riduzione dei tempi di trasporto potrebbe indurre riduzione dei costi totali di<br />

7<br />

Gran parte dei dati di questo cap<strong>it</strong>olo 2., come pure del cap<strong>it</strong>olo 3., è tratta da: a) scr<strong>it</strong>ti di AUTORI<br />

VARI, Travolti dall'Alta Vorac<strong>it</strong>à, Laboratorio per la democrazia di Torino, a cura di C. CANCELLI, G.<br />

SERGI, M. ZUCCHETTI, ed. ODR<strong>AD</strong>EK, 2006; b) BETTINI V., TAV. I perché del <strong>NO</strong>, ed UTET, 2006; c)<br />

CICCONI I., Le grandi opere del cavaliere, ed. KOINè, 2004; d) IMPOSIMATO F., PISAURO G.,<br />

PROVVISIONATO S., Corruzione ad Alta Veloc<strong>it</strong>à, ed. KOINè, 1999; e) CICCONI I., La storia del futuro<br />

di tangentopoli, ed. DEI, 1998; f) articoli comparsi sulla stampa periodica e quotidiana; g) s<strong>it</strong>i web; h)<br />

normative <strong>it</strong>aliane pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale. Di segu<strong>it</strong>o le singole fonti sono c<strong>it</strong>ate anche<br />

puntualmente. Teniamo comunque a sottolineare che - salvi i nostri liberi commenti - nessuno dei dati<br />

tecnici riportati in queste pagine è frutto di nostre indagini ed elaborazioni autonome.<br />

8<br />

BOITANI A., PONTI M., RAMELLA F., TAV: Le ragioni liberali del no, scaricato dal s<strong>it</strong>o www.notav.eu il<br />

23.4.2007.

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