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NO ALLA NUOVA LINEA FERROVIARIA AD ALTA ... - Stop-bbt.it

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80<br />

G.Poliandri, C.Campedelli, Trento, Bolzano – 30.11.2008<br />

Molti trasporti merci non sono in ogni caso adatti alla ferrovia (anche se AV/AC), sia<br />

per tipologia sia per caratteristiche di percorso. E soprattutto - in mancanza di<br />

convenienze economiche chiare che porterebbero ad aggiustamenti più o meno<br />

spontanei - nella s<strong>it</strong>uazione di oggi (determinata sostanzialmente dalla struttura dei<br />

costi) nessuno spostamento di merci dalla strada alla rotaia potrà avvenire senza<br />

pol<strong>it</strong>iche trasportistiche precise e coordinate a livello nazionale e internazionale<br />

(strumenti normativi, tariffe, contingentamenti, controlli, ecc.).<br />

In realtà oggi in Italia viene prefer<strong>it</strong>o il traffico su gomma perché la pol<strong>it</strong>ica, le<br />

condizioni dei trasporti stradali e i costi complessivi 249 lo incentivano (anche con<br />

ingenti risorse pubbliche) e non perché le linee ferroviarie sono sature.<br />

Secondo gli esperti, per trasferire almeno una parte significativa dell'attuale traffico<br />

merci su rotaia sarebbe necessario modificare le tariffe autostradali per le merci e<br />

aumentarne in modo adeguato e sostenibile il prezzo al km; in questo modo i<br />

trasporti su gomma potrebbero ridurre l'operativ<strong>it</strong>à economicamente razionale<br />

entro un raggio di circa 300 km 250 . Nello stesso tempo sarebbe necessario spostare<br />

obbligatoriamente su ferro tutti i trasporti merci che corrono lungo assi ferroviari<br />

per distanze maggiori ai 300 km.<br />

Un risultato del genere non si potrà ottenere senza mobil<strong>it</strong>are risorse economiche<br />

importanti. Non sarebbe il caso di finalizzare a questo le ingenti risorse necessarie<br />

per linee TAV inutili, che richiederanno anche costi altissimi di manutenzione<br />

(triplicati rispetto a una linea normale)?<br />

Queste conclusioni valgono ovviamente e specialmente per il traffico stradale e<br />

ferroviario lungo l'asse del Brennero. L'eventuale nuova linea per l'alta veloc<strong>it</strong>à su<br />

questo asse di per sé non riuscirebbe comunque a spostare su ferro la gran parte<br />

delle merci che oggi viaggiano su gomma. Infatti sono le pol<strong>it</strong>iche sbagliate dei<br />

prezzi (a esclusivo vantaggio di pochi interessi forti) che favoriscono la seconda<br />

modal<strong>it</strong>à a dispetto della sua irragionevolezza (vedi il paragrafo 2.2.4) e della sua<br />

nociv<strong>it</strong>à.<br />

2.2.6.2 L'alta veloc<strong>it</strong>à non è il sistema ottimale per il trasporto ferroviario<br />

passeggeri e merci in Italia. Riflessioni su proposte alternative.<br />

Sull'alta veloc<strong>it</strong>à ferroviaria passeggeri<br />

I fortissimi investimenti necessari per l'alta veloc<strong>it</strong>à passeggeri si potrebbero<br />

giustificare con una attesa di domanda adeguata e di conseguente esercizio utile -<br />

da un punto di vista economico, e nella logica dei promotori - se si prevedessero da<br />

30.000 a 50.000 passeggeri al giorno; cosa possibile solo se le tratte considerate<br />

interessassero bacini di utenza con diversi milioni di ab<strong>it</strong>anti.<br />

249<br />

Anche se il prezzo medio per singola tonnellata di merce trasportata su strada è circa 4 volte di più<br />

che su ferrovia.<br />

250<br />

Per qualche riferimento bibliografico cfr. tra l'altro il s<strong>it</strong>o www.cipra.org.

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