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NO ALLA NUOVA LINEA FERROVIARIA AD ALTA ... - Stop-bbt.it

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G.Poliandri, C.Campedelli, Trento, Bolzano – 30.11.2008<br />

Si registra che secondo l'amministratore delegato della BBT SE il pericolo di tutta<br />

questa movimentazione sarebbe ev<strong>it</strong>ato sia perché il solo materiale di scavo<br />

destinato a depos<strong>it</strong>o sarebbe quello delle gallerie finestra sia perché i depos<strong>it</strong>i sono<br />

localizzati nei pressi dei portali di sbocco. Ma queste indicazioni non si conciliano<br />

con quanto emerge dalle informazioni riportate più sopra.<br />

5.4.3.3 Altri impatti ambientali.<br />

Gli altri impatti importanti sono i seguenti.<br />

Non ci sono dubbi sui gravi danni specifici prodotti nelle aree dei molti, diffusi<br />

cantieri di lavoro. Rilevano sotto questo profilo: a) le interferenze sui corpi idrici<br />

adiacenti 746 ; b) l'aumento esponenziale dei fabbisogni idrici (approvvigionamento<br />

idropotabile, usi industriali dei cantieri; come esempio di questo consumo abnorme<br />

di acqua, segnaliamo che per costruire la linea sotterranea del TAV a Firenze sono<br />

necessari 80 l<strong>it</strong>ri d’acqua al secondo, cioè 6.912.000 di l<strong>it</strong>ri al giorno); c)<br />

l'inquinamento fonico e atmosferico prodotto dall'enorme numero dei veicoli<br />

necessari per il complesso dei lavori e dai nastri trasportatori; d) i problemi di<br />

degrado e disarticolazione delle aree agricole utilizzate anche come depos<strong>it</strong>i<br />

temporanei o defin<strong>it</strong>ivi di materiali; e) danni al paesaggio 747 .<br />

Esistono forti timori per le emissioni sonore dannose in prossim<strong>it</strong>à dell'accesso Sud<br />

dal versante <strong>it</strong>aliano, in particolare per l'ab<strong>it</strong>ato di Fortezza, collocato tra il "Portale<br />

746 Sono in effetti da mettere in conto inquinamenti dei corpi idrici superficiali (alcuni molto delicati e<br />

con portate scarse) sia nella fase di costruzione che nella fase di esercizio delle gallerie. Si tenga conto<br />

del fatto che dichiaratamente (cfr. Concetto DCA (Dichiarazione di Compatibil<strong>it</strong>à Ambientale), Parte A -<br />

Caratteristiche del progetto, giugno 2003, paragrafo 4.5.7.1, Impermeabilizzazione e drenaggio in<br />

galleria, Esigenze progettuali) i promotori sembrano ammettere di non avere il totale controllo sui<br />

rischi di inquinamento, se è vero che "il sistema di impermeabilizzazione e drenaggio in galleria è<br />

necessario per … separare sistematicamente … le acque industriali da quelle potabili e da quelle<br />

termali per facil<strong>it</strong>are il loro eventuale trattamento ai portali di imbocco nord e sud, prima della<br />

immissione nelle rete idrografica". E' pur vero, tuttavia, che sub<strong>it</strong>o dopo lo stesso documento accenna<br />

espressamente alla "ubicazione di impianti di depurazione dei vari tipi di acqua nei pressi degli<br />

imbocchi" sia in fase di drenaggio che in fase di esercizio. Sul punto susc<strong>it</strong>ano dubbi anche i risultati di<br />

alcune analisi delle acque di una sorgente che alimenta il torrente Fleres dopo la costruzione della<br />

galleria di Fleres in occasione dei lavori di potenziamento della linea storica. Sarebbero state trovate<br />

forti dosi di arsenico, antimonio, e soprattutto molto uranio, 41 microgrammi per l<strong>it</strong>ro, ben oltre quei<br />

15 microgrammi che la legge impone come valore lim<strong>it</strong>e, mentre nelle ist<strong>it</strong>uzioni europee si sta<br />

pensando di proporre 2 microgrammi come valore lim<strong>it</strong>e dell’acqua potabile per lim<strong>it</strong>are il rischio di<br />

cancro ai reni; sembra che nelle rocce di un lato della Valle Isarco si troverebbero proprio dei<br />

giacimenti di uranio; la presunta presenza di uranio ha contribu<strong>it</strong>o anche in Val di Susa ad un<br />

ripensamento sul progetto TAV; non risulta che questo tipo di rischio sia considerato negli studi di<br />

impatto ambientale sulla galleria di base del Brennero né che siano stati considerati i metodi per<br />

trattare e smaltire le acque eventualmente contaminate dall’uranio e da altre sostanze nocive che<br />

potrebbero essere intercettate dai lavori di scavo (cfr. articolo di L. Masiello, "Alto Adige", 18.9.2006).<br />

747 Questi danni sono già in atto peraltro nelle pregiate aree dove è localizzato il cantiere per la<br />

galleria-finestra di Mules. Qui c'è già una prova di quello che attende la Valle dell'Isarco. Verso il<br />

novembre 2006, nel Comune di Campo di Trens - nella zona a est della strada a sud di Mules, dove<br />

sarà realizzato un accesso laterale al cunicolo pilota - è iniziata la preparazione del cantiere con<br />

interventi su un'area di diversi ettari non assoggettati alle procedure autorizzative proprie delle opere<br />

principali (sono state abbattute piante per una lunghezza di circa 1200 m, più tardi sono state<br />

predisposte nelle vicinanze aree di depos<strong>it</strong>o per il materiale di risulta). Gli ab<strong>it</strong>anti di Mules in una<br />

assemblea civica hanno manifestato timori e indignazione (dal s<strong>it</strong>o www.<strong>bbt</strong>-infopoint.<strong>it</strong>, 11.12.2006).

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