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NO ALLA NUOVA LINEA FERROVIARIA AD ALTA ... - Stop-bbt.it

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171<br />

G.Poliandri, C.Campedelli, Trento, Bolzano – 30.11.2008<br />

530 , quella di Trento 1,3 miliardi ed il quadrante di Verona 250 milioni, cui<br />

andrebbero sommati altri 3 miliardi per la Bassa Atesina e la circonvallazione di<br />

Rovereto 531 (cfr. di segu<strong>it</strong>o, per una conferma di tali dati, le note sull'Allegato<br />

Infrastrutture del DPEF 2008-2011).<br />

Lo stesso Ministro ha predisposto nel giugno 2007 il piano delle 50 opere prior<strong>it</strong>arie<br />

(selezionate tra le 125 indicate dal primo piano Berlusconi-Lunardi in applicazione<br />

della legge obiettivo n. 443/2001), destinato all'esame del CIPE (Com<strong>it</strong>ato<br />

Interministeriale Programmazione Economica) e al successivo inserimento<br />

nell'allegato Infrastrutture del DPEF (Documento di programmazione economicofinanziaria)<br />

2008-2011. Il piano - che per il periodo indicato disporrebbe di 29<br />

miliardi 532 - prevede come unica opera in Trentino Alto Adige il collegamento<br />

ferroviario tra Verona e Fortezza, con finanziamento richiesto pari a 2,563 miliardi<br />

533 . Farebbero parte del programma di realizzazioni il lotto funzionale 1 Fortezza -<br />

Ponte Gardena (pronto per il 2015), il lotto 2 circonvallazione di Bolzano (pronto<br />

per il 2011), il lotto 4 ingresso a Verona Nord (pronto per il 2012); mentre la<br />

circonvallazione di Trento (lotto funzionale 3, pronto per il 2020) non sarebbe<br />

inser<strong>it</strong>a nell'elenco del DPEF 534 .<br />

In effetti l'allegato infrastrutture del DPEF 2008-2011 - approvato dal CIPE e dal<br />

Governo <strong>it</strong>aliano il 27.6.2007 e successivamente inoltrato alle Camere per l'avvio<br />

dell'<strong>it</strong>er parlamentare 535 - prevede per il periodo di riferimento un fabbisogno di: a)<br />

530<br />

Non 0,797 miliardi di € come insistono a comunicare fonti locali e ambienti ist<strong>it</strong>uzionali altoatesini.<br />

531<br />

"Corriere dell'Alto Adige", 24.4.2007, A22 e pedaggi, Di Pietro gela Durnwalder e "Corriere dell'Alto<br />

Adige", 12.6.2007, Previsti 2,6 miliardi per la tratta ferroviaria. Facchin (BBT): un segnale pos<strong>it</strong>ivo per<br />

l'UE. Verona-Fortezza tra le prior<strong>it</strong>à.<br />

532<br />

Ma il Ministro delle Infrastrutture in un convegno dei Sindacati il 21.6.2007 avrebbe parlato di 60<br />

miliardi ("l’Adige", 22.6.2007).<br />

533<br />

"Corriere dell'Alto Adige", 12.6.2007, Previsti 2,6 miliardi per la tratta ferroviaria. Facchin (BBT):<br />

un segnale pos<strong>it</strong>ivo per l'UE. Verona-Fortezza tra le prior<strong>it</strong>à. Ma su questo specifico finanziamento<br />

esistono molte incertezze, se è vero che in un incontro il 26.9.2007 lo stesso Durnwalder ha chiesto un<br />

impegno europeo a finanziare anche la tratta Fortezza - Ponte Gardena (praticamente un<br />

completamento della galleria di base del Brennero) e che van Miert non ha nascosto sul punto le sue<br />

riserve ricordando che Bruxelles almeno fino al 2013 intende sovvenzionare solo opere transfrontaliere<br />

("Alto Adige", 27.9.2007, Tunnel, Durnwalder chiede altri soldi all’Europa «Sovvenzioni anche per<br />

Fortezza - Ponte Gardena». Entro l’anno il piano finanziario; "Corriere dell'Alto Adige", Bolzano,<br />

27.9.2007, Van Miert: l'Italia aumenti i pedaggi; il coordinatore europeo: dopo il 2013 fondi Ue per le<br />

tratte d'accesso).<br />

534<br />

Non c'è da credere in nessun modo che questi termini per la conclusione dei lavori siano realistici.<br />

535<br />

Cfr. "l’Adige", 22.6.2007. Il 17.7.2007 comunque la Commissione Ambiente della Camera ha<br />

espresso un parere contrario (seppure non vincolante) per la mancanza di una scelta selettiva sulle<br />

prior<strong>it</strong>à infrastrutturali. In effetti, nonostante le premesse in tema di riduzione di gas serra e di<br />

riequilibrio modale a favore della ferrovia, il peso relativo a favore delle infrastrutture stradali<br />

aumenta: le risorse globali previste per le opere ferroviarie sono 40,6 miliardi (il 34,3%) mentre<br />

quelle previste per le opere stradali sono 62,3 miliardi (il 52,7%); queste relazioni cambiano però a<br />

favore delle ferrovie se si considera il fabbisogno da finanziare (cioè le risorse previste ma<br />

concretamente ancora da reperire) poiché in tal caso alle ferrovie sono destinati 27,4 miliardi (il<br />

61,2%) e alle strade (che se autostrade in buona parte si autofinanziano) sono destinati 11,4 miliardi<br />

(il 25,6%) ("Il Sole 24 Ore", 12.7.2007, Il DPEF "preferisce" le strade alle ferrovie). Importa notare<br />

come, a prescindere dalle impossibili date di completamento degli eventuali lavori, l'inclusione di<br />

alcune grandi opere ferroviarie nel DPEF non sembra un programma razionale di interventi ma un<br />

messaggio propagandistico diretto a soddisfare richieste formali dell'Unione Europea (connessione a<br />

una rete nazionale funzionale ad alta veloc<strong>it</strong>à) poco prima delle decisioni sul possibile finanziamento

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