NO ALLA NUOVA LINEA FERROVIARIA AD ALTA ... - Stop-bbt.it
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G.Poliandri, C.Campedelli, Trento, Bolzano – 30.11.2008<br />
Ed è così che nel marzo 1998 lo Stato aveva già trasfer<strong>it</strong>o alle FS i 12.000 miliardi<br />
di Lire corrispondenti al valore (a quel tempo) delle opere TAV affidate ai general<br />
contractors proporzionale alla quota del 40% del cap<strong>it</strong>ale pubblico di TAV SpA.<br />
Dopo il 1998, in ogni modo, TAV SpA è diventata a cap<strong>it</strong>ale totalmente pubblico, è<br />
totalmente controllata da RFI (Rete Ferroviaria Italiana 387 ); i privati (gli ist<strong>it</strong>uti<br />
bancari) hanno ceduto le loro partecipazioni a Ferrovie dello Stato e il poco cap<strong>it</strong>ale<br />
che avevano immesso nella società (poche decine di miliardi di Lire) è stato loro di<br />
fatto rest<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o in pagamento della retrocessione delle rispettive quote.<br />
Ma naturalmente la Società TAV - che avrebbe dovuto essere portata al fallimento,<br />
con acquisizione delle progettazioni realizzate dai general contractors e conseguenti<br />
gare internazionali - continua oggi ad operare come SpA e cioè come società di<br />
dir<strong>it</strong>to privato, con tutti i relativi problemi (cfr. quanto scr<strong>it</strong>to sopra soprattutto a<br />
propos<strong>it</strong>o del ricorso al contraente generale): e come si leggeva nel pomposo s<strong>it</strong>o<br />
delle Ferrovie dello Stato (nel febbraio 2007) "TAV è la società che sta realizzando<br />
la più importante opera infrastrutturale dell’Italia dal dopoguerra, il sistema Alta<br />
Veloc<strong>it</strong>à/Alta Capac<strong>it</strong>à fra Torino e Venezia, fra Genova e Milano e fra Milano,<br />
Bologna, Firenze, Roma e Napoli".<br />
La conseguenza di questi meccanismi è che - come si vedrà poco di segu<strong>it</strong>o e nella<br />
successiva sezione - il deb<strong>it</strong>o pubblico si accumula in maniera inizialmente occulta<br />
poi manifesta e che, per esempio, nella legge finanziaria 2007 sono emersi quasi 13<br />
miliardi di € (per l'esattezza 12,950) quali deb<strong>it</strong>i accumulati negli anni a causa delle<br />
spese e degli oneri finanziari per la progettazione e la costruzione delle opere del<br />
programma 1991 per l'alta veloc<strong>it</strong>à ferroviaria 388 .<br />
La legge obiettivo n. 443/2001 ha sistematizzato e codificato il modello contrattuale<br />
TAV - come riassunto nella sezione 3.1 - ma non ha significativamente toccato<br />
quello finanziario.<br />
Questo tuttavia continuava ad aver bisogno di qualche "razionalizzazione", anche<br />
perché cominciava ad essere alto il pericolo che emergesse con chiarezza il livello<br />
dell'indeb<strong>it</strong>amento statale occulto a copertura dei deb<strong>it</strong>i finanziari di TAV SpA.<br />
Il meccanismo già riassunto è stato perciò re<strong>it</strong>erato e perfezionato ancora nel 2002<br />
con la creazione di società per azioni private similari a TAV SpA negli obiettivi.<br />
387 A sua volta totalmente di proprietà delle Ferrovie dello Stato SpA.<br />
388 Secondo un modo di interpretare i fatti, questi deb<strong>it</strong>i non sarebbero tanto e solo quelli accumulati<br />
da TAV SpA ma quelli messi insieme tra il 2002 e il 2006 da Infrastrutture SpA, di cui si parla poche<br />
righe più in basso. Cfr. Quello che l’<strong>AD</strong> delle FS Moretti non dice sui costi dell’alta veloc<strong>it</strong>à, a cura di S.<br />
Lenzi, responsabile dell’Ufficio legislativo del WWF Italia, maggio 2007. E infatti l'articolo 1, comma<br />
966, della legge finanziaria 2007 rec<strong>it</strong>a; "Gli oneri per cap<strong>it</strong>ale ed interessi dei t<strong>it</strong>oli emessi e dei mutui<br />
contratti da Infrastrutture Spa fino alla data del 31 dicembre 2005 per il finanziamento degli<br />
investimenti per la realizzazione della infrastruttura ferroviaria ad alta veloc<strong>it</strong>à "Linea Torino-<br />
Milano-Napoli", nonchè gli oneri delle relative operazioni di copertura, sono assunti direttamente a<br />
carico del bilancio dello Stato. Fatti salvi i dir<strong>it</strong>ti dei cred<strong>it</strong>ori del patrimonio separato cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o da<br />
Infrastrutture Spa sono abrogati il comma 1, ultimo periodo, il comma 2, ultimo periodo, e il comma 4<br />
dell'articolo 75 della legge 27 dicembre 2002, n. 289"; va aggiunto che, per il combinato disposto tra il<br />
comma 966 e il comma 1364 della stessa legge, il deb<strong>it</strong>o è stato scaricato sul bilancio 2006.