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NO ALLA NUOVA LINEA FERROVIARIA AD ALTA ... - Stop-bbt.it

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31<br />

G.Poliandri, C.Campedelli, Trento, Bolzano – 30.11.2008<br />

2.2.3.2 Le capac<strong>it</strong>à di trasporto merci per ferrovia nell'arco alpino vanno<br />

valutate e gest<strong>it</strong>e in una ottica di rete. I valichi ferroviari nelle<br />

Alpi devono cost<strong>it</strong>uire un sistema un<strong>it</strong>ario integrato.<br />

In una serata informativa organizzata dai Grünen Alto Adige alla Kolpinghaus di<br />

Bolzano nell'autunno 2006 il prof. Kummer (docente di trasporti e logistica<br />

all’Univers<strong>it</strong>à di Vienna, uno dei massimi esperti europei del settore) ha spiegato<br />

che le attuali capac<strong>it</strong>à ferroviarie per varcare le Alpi sono sufficienti a trasportare<br />

tutte le merci su rotaia e che eventuali incrementi futuri dei flussi piuttosto che<br />

dalla galleria di base del Brennero potranno essere assorb<strong>it</strong>i specialmente dalle<br />

nuove gallerie del Lötschberg e del Gottardo, con le rispettive tratte di accesso, le<br />

quali entreranno in esercizio molto prima (rispettivamente nel 2008 e<br />

probabilmente nel 2020) e sono tra l'altro assunte come riferimento principale dalle<br />

ferrovie tedesche (per le quali la galleria di base del Brennero non rappresenta una<br />

soluzione valida al trasporto delle merci oltre le Alpi 76 ).<br />

L'attraversamento delle Alpi da parte di passeggeri e merci deve però essere<br />

organizzato e gest<strong>it</strong>o in una ottica di rete. Al contrario di quanto fingono di credere i<br />

promotori delle nuove grandi opere, ciò non significa che ogni valico va strutturato<br />

secondo la massima attesa di traffico e secondo la massima veloc<strong>it</strong>à potenziale di<br />

passaggio. In un sistema coordinato di rete (assist<strong>it</strong>o da un buon sistema<br />

informatico che non richiede assurdi investimenti) i trans<strong>it</strong>i sono disposti non solo in<br />

funzione delle capac<strong>it</strong>à teoriche ma anche secondo i carichi temporanei,<br />

distribuendo il traffico in relazione all'impegno reale delle linee; questo può<br />

produrre trans<strong>it</strong>oriamente per singoli operatori maggiori costi di trasporto ma a<br />

nessuno sfugge che i costi collettivi ne sono largamente diminu<strong>it</strong>i.<br />

In un sistema di gestione a rete è del tutto plausibile che una parte del traffico<br />

merci ipotizzato in futuro in trans<strong>it</strong>o sull'asse del Brennero sia spostato verso altre<br />

direttrici (a prescindere dalle pol<strong>it</strong>iche specifiche di prezzi, dalle scelte di<br />

razionalizzazione dei percorsi e dal contenimento dei costi crescenti per i carburanti<br />

77 ). Di questi elementi si deve tenere conto se non si vuole ancora una volta<br />

trovarsi di fronte a nuove opere nettamente sottoutilizzate.<br />

A prescindere dai nuovi interessi europei per le tratte in direzione est/ovest, una<br />

rappresentazione delle nuove prior<strong>it</strong>à di traffico merci tra il Sud e il Nord dell'Europa<br />

76 Secondo l'esperto, il progetto AV/AC sull'asse del Brennero si basa su una sistematica<br />

sopravvalutazione delle previsioni di traffico e una scarsa corrispondenza alla domanda reale.<br />

77 Può essere interessante sapere che la pressione fiscale in Italia contribuisce fortemente a rendere<br />

alto il costo dei carburanti al consumatore. Nel 2006 l’insieme di imposte e tasse (78 miliardi) del<br />

settore è stato il 19,5% delle entrate fiscali totali, con un incremento del 2,6% rispetto al 2005;<br />

sempre nel 2006, all’interno del prelievo totale di settore quello sui consumi di carburanti è<br />

largamente prevalente (41,74% per 32,50 miliardi), segu<strong>it</strong>o da quelli sull’acquisto, riparazione e<br />

manutenzione dei veicoli (19,84%), su salari e stipendi (13,41%), sul possesso (7,58%), sui premi<br />

RC, furto e incendio (5,84%), ecc. Quanto alla composizione del prezzo dei carburanti (prezzo<br />

industriale + imposta di fabbricazione + IVA) va ricordato che nei primi 11 mesi del 2007 le imposte<br />

hanno inciso per il 60,3% sul prezzo della benzina (sia pure nel quadro di una diminuzione dal 64,8%<br />

del 2000) e hanno inciso per il 52,8% sul prezzo del gasolio (sia pure nel quadro di una diminuzione<br />

dal 59,6% del 2000). Cfr. "Il Sole 24 Ore", 3.12.2007, Il Fisco viaggia sull’auto e fa il pieno di<br />

imposte.

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