NO ALLA NUOVA LINEA FERROVIARIA AD ALTA ... - Stop-bbt.it
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G.Poliandri, C.Campedelli, Trento, Bolzano – 30.11.2008<br />
sarebbe coperto per il 20% da finanziamento UE, per il 20% dai dir<strong>it</strong>ti di utilizzo<br />
dell’infrastruttura, per il 60% da finanziamento delle Società autostradali del<br />
Brennero (incluso finanziamento trasversale); d) il costo della gestione corrente<br />
(diversa dai costi per l’avvio dell’esercizio, che qui si trascurano) - nella ipotesi più<br />
che probabile di non essere compensato dai dir<strong>it</strong>ti di utilizzo dell’infrastruttura<br />
(l’ipotesi inversa è qui trascurata)- sarebbe coperto per circa il 60% dai dir<strong>it</strong>ti di<br />
utilizzo dell’infrastruttura, per circa il 2 % da finanziamento privato garant<strong>it</strong>o, per<br />
circa il 38% dalle Società autostradali del Brennero.<br />
Vantaggi di questo modello teorico: efficienza dei meccanismi concorrenziali dovuta<br />
all’obbligo di gestione imposto ai privati costruttori; buone condizioni di<br />
finanziamento sul mercato dei cap<strong>it</strong>ali; data la natura pubblica delle Società<br />
autostradali del Brennero, non trattandosi di un modello PPP in senso stretto, non<br />
ricorrono i costi di coordinamento pubblico-privato tipici dei modelli PPP. Svantaggi:<br />
le Società autostradali del Brennero potrebbero voler "influenzare le proprie entrate<br />
mediante la regolamentazione della frequenza dei treni"; la rinuncia a un modello<br />
PPP potrebbe non corrispondere ai cr<strong>it</strong>eri di finanziamento della UE; data la natura<br />
pubblica delle Società autostradali del Brennero, il cap<strong>it</strong>ale di finanziamento<br />
verrebbe reper<strong>it</strong>o in forma di finanziamento tradizionale (quindi, non in project<br />
financing) "così allocando l’intero rischio finanziario sul settore pubblico".<br />
6) "Modello puramente privato", in cui gli invest<strong>it</strong>ori privati curano la costruzione e<br />
la gestione dell’opera (con i relativi finanziamenti propri o reper<strong>it</strong>i sul mercato in un<br />
quadro di project financing) e sono anche t<strong>it</strong>olari della concessione di dir<strong>it</strong>to<br />
pubblico per l’infrastruttura ferroviaria. Si presuppone che i gestori applichino dir<strong>it</strong>ti<br />
di utilizzo dell’infrastruttura "fedeli ai costi", assumendo i rischi degli eventuali<br />
disavanzi, e che il progetto abbia tendenzialmente una redd<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à certa; "a tal fine<br />
sarà indispensabile che gli Stati partecipanti mettano in opera i necessari correttivi<br />
giuridici ed economici (per esempio finanziamento trasversale) ".<br />
La ripartizione dei costi in questo modello: a) il costo della progettazione sarebbe<br />
coperto per circa il 45% da finanziamento UE, per il 5% dai dir<strong>it</strong>ti di utilizzo<br />
dell’infrastruttura, per il 5% da finanziamento trasversale, per circa il 45% da<br />
finanziamento pubblico diretto; b) il costo della costruzione sarebbe coperto per il<br />
20% da finanziamento UE, per il 50% da mutui BEI, per il 5% dai dir<strong>it</strong>ti di utilizzo<br />
dell’infrastruttura, per il 5% da finanziamento trasversale, per il 5% da<br />
finanziamento privato garant<strong>it</strong>o, per il 15% da finanziamento privato del rischio; c)<br />
il costo dell’ammortamento sarebbe coperto per il 20% da finanziamento UE, per il<br />
20% dai dir<strong>it</strong>ti di utilizzo dell’infrastruttura, per il 45% da finanziamento<br />
trasversale, per il 15% da finanziamento privato del rischio; d) il costo della<br />
gestione corrente (diversa dai costi per l’avvio dell’esercizio, che qui si trascurano) -<br />
nella ipotesi più che probabile di non essere compensato dai dir<strong>it</strong>ti di utilizzo<br />
dell’infrastruttura (l’ipotesi inversa è qui trascurata) - sarebbe coperto per il 60%<br />
dai dir<strong>it</strong>ti di utilizzo dell’infrastruttura, per circa il 2 % da finanziamento privato<br />
garant<strong>it</strong>o, per circa il 38% da finanziamento privato del rischio.<br />
Vantaggi di questo modello teorico: la realizzazione del progetto non grava in alcun<br />
modo sul bilancio degli Stati partecipanti. Svantaggi: costi di finanziamento<br />
verosimilmente maggiori di quelli propri dei modelli a partecipazione statale; dubbi<br />
di fattibil<strong>it</strong>à in mancanza di impegni a carico degli Stati partecipanti.