NO ALLA NUOVA LINEA FERROVIARIA AD ALTA ... - Stop-bbt.it
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214<br />
G.Poliandri, C.Campedelli, Trento, Bolzano – 30.11.2008<br />
avvicinerebbe al collasso delle infrastrutture esistenti e all'ulteriore degrado delle<br />
nostre condizioni di salute.<br />
Questo senza contare i probabili r<strong>it</strong>ardi (e i costi aggiuntivi) che l'eventuale scavo<br />
delle gallerie (principalmente quella di base) comporterebbe per tutti i consueti<br />
"imprevisti"; tra questi, nel nostro caso, sarebbero da includere tutte le difficoltà di<br />
perforazione messe in luce dai vari tipi di indagini geognostiche (per esempio<br />
all'altezza della valle di Mules e della valle di Vizze) e tutte le insorgenti necess<strong>it</strong>à di<br />
accorgimenti costruttivi imprevisti (ad esempio laddove le falde acquifere<br />
intercettate abbiano un alto contenuto di solfati e siano altamente aggressive per i<br />
calcestruzzi).<br />
E infine va ricordato che l'insieme dei cantieri previsti consumerà una quant<strong>it</strong>à<br />
impressionante di energia, come anticipo di quella richiesta in futuro per l'esercizio<br />
della linea ad alta veloc<strong>it</strong>à. Non appare infondata la voce (marzo 2008) secondo cui<br />
per fronteggiare questi enormi fabbisogni l'alta Valle d'Isarco vedrebbe la<br />
costruzione di una nuova centrale termoelettrica 659 .<br />
Compromissione delle risorse idriche superficiali, degli acquiferi sotterranei, degli<br />
equilibri idrogeologici e della natural<strong>it</strong>à delle acque<br />
Non esiste nessuna opera di scavo profondo in strati rocciosi che possa essere<br />
programmata in modo da non riservare sorprese anche molto gravi 660 .<br />
Nel nostro caso effetti anche serissimi sugli equilibri idrogeologici - in particolare<br />
sulle falde acquifere e su acque superficiali di minore portata - sono praticamente<br />
certi così come lo sono le ricadute negative defin<strong>it</strong>ive sull'approvvigionamento idrico<br />
potabile di molti Comuni delle Valli dell'Adige e dell'Isarco.<br />
Sia le gallerie previste da Verona a Fortezza sia quella di base del Brennero sono<br />
nel complesso molto più lunghe di altre che hanno già prodotto guasti "inattesi";<br />
perfino gli studi di impatto ambientale presentati dai promotori non riescono a<br />
659<br />
Potrebbe anche trattarsi della centrale di Sachsenklemme (nel s<strong>it</strong>o Le Cave - Mezzaselva) vicino<br />
Fortezza cui si accenna nel punto 5.4.3.1.<br />
660<br />
Le perforazioni per la nuova linea TAV tra Firenze e Bologna hanno prodotto nel Mugello (Toscana)<br />
il prosciugamento di torrenti, sorgenti e falde acquifere lasciando interi paesi senz’acqua. Ve ne<br />
facciamo un elenco (per di più parziale) per dimostravi cosa si lasciano dietro queste opere, a dispetto<br />
degli studi preventivi di impatto ambientale: San Giorgio, scompare un fiume sotterraneo, fanghi<br />
inquinati scaricati nel vicino torrente Bagnone; Grezzano, scompaiono le due fonti di Casa d’Erci,<br />
secchi l’omonimo pozzo e la fonte Pianelli, subisce perd<strong>it</strong>e d’acqua la fonte Frassineta, secchi i fossi<br />
Canaticce, Rampolli e il torrente Bosso; Castelvecchio, distrutta la sorgente Le spugne; Scarperia,<br />
perd<strong>it</strong>e d’acqua alla fonte Le rocche e al pozzo dell’Incisa; Il Palasaccio, secca la fonte che alimenta il<br />
torrente Frena; Marzano, asciutte le fonti; Osteto, sfondata la più grande falda appenninica centrale,<br />
secco il torrente Vecchione; Firenzuola, secco il torrente Valbona; Ronta, compromessi la fonte e i<br />
torrenti Farfereta e Mansalto; Campomigliaio, pozzi asciutti; Paterno, secche le fonti e il torrente<br />
Carola; Villaginori, fonte secca; Monte Morello, asciugata la Fonte Mezzina (informazioni tratte da<br />
Devastazione ad Alta Veloc<strong>it</strong>à, Mugello, 2004). Nel processo penale a carico dei costruttori della linea<br />
ad Alta Veloc<strong>it</strong>à Firenze-Bologna l’ammontare del danno ambientale provocato, secondo le stime dei<br />
per<strong>it</strong>i della Procura di Firenze, ammonta fino a 1.174 milioni di € ("La Nazione", 1.5.2007, Danni choc<br />
dalla TAV. I per<strong>it</strong>i della Procura: un miliardo al Mugello).