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NO ALLA NUOVA LINEA FERROVIARIA AD ALTA ... - Stop-bbt.it

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G.Poliandri, C.Campedelli, Trento, Bolzano – 30.11.2008<br />

La legge finanziaria 2007, dal canto suo, pur stanziando risorse per la AV<br />

ferroviaria, non ha dato indicazioni specifiche sulla nuova linea Verona-Brennero ad<br />

eccezione di quelle relative all'accantonamento di risorse da parte della A22.<br />

Non sono reperibili informazioni chiare consolidate su come sarebbero ripart<strong>it</strong>i i<br />

costi per le tratte di accesso Sud.<br />

Secondo il coordinatore del corridoio europeo TEN-T n. 1, Van Miert 623 , la UE<br />

metterebbe a disposizione per questa parte della nuova linea circa 2 miliardi ma<br />

tale contributo potrà essere richiesto soltanto nella seconda fase del programma di<br />

realizzazioni, dal 2014 al 2020.<br />

In mancanza di modellizzazione e pianificazione finanziaria conosciuta, attualmente<br />

si può pensare che: a) le risorse per la progettazione saranno interamente<br />

pubbliche (compresi modesti interventi UE) e in parte anche locali; b) le risorse per<br />

la costruzione sarebbero quasi totalmente pubbliche di provenienza da Stato (in<br />

varie forme e voci di stanziamento, cominciando dalle previsioni delle leggi<br />

finanziarie per proseguire, con parte dei canoni di uso delle infrastrutture ferroviarie<br />

624 , con parte del TFR non optato, ecc., come già indicato nella sezione 3.3),<br />

Province di Bolzano e Trento, Regione Veneto; c) significative risorse per la<br />

costruzione potrebbero essere messe a disposizione (attraverso un sistema<br />

tariffario integrato) dalla Società Autostrada del Brennero che, come più volte<br />

ricordato, avrebbe già accantonato 550 milioni di € per il tunnel di base del<br />

Brennero e sarebbe forse impegnata per totali 2,5 miliardi fino al termine dei lavori<br />

(cfr. sopra).<br />

Emerge un po' alla volta che mancano tutte le risorse per portare avanti queste<br />

avventure. I progetti per il finanziamento UE delle grandi opere, tra cui quello del<br />

tunnel di base del Brennero, sono stati presentati entro il 20 luglio 2007 a Bruxelles<br />

in preparazione delle decisioni di ottobre a cura dei servizi del Commissario europeo<br />

dei Trasporti. Da parte della Commissione trasporti della Commissione europea il<br />

governo <strong>it</strong>aliano era stato avvert<strong>it</strong>o sulla possibil<strong>it</strong>à di perdere i contributi<br />

comun<strong>it</strong>ari in mancanza di date e cifre esatte. Ma proprio il governo <strong>it</strong>aliano ha<br />

rischiato di risultare in r<strong>it</strong>ardo, nonostante gli impegni di adempimenti entro il<br />

maggio 2007. La crisi di finanziamenti ha già portato il Governo Prodi alla<br />

cancellazione del Ponte sullo Stretto e per ev<strong>it</strong>are la chiusura di alcuni cantieri già<br />

avviati sarebbero serv<strong>it</strong>i - a costi inizio 2007 - almeno un miliardo di € nel 2007 e<br />

altri tre nel corso del 2008; e per le grandi opere ferroviarie con quote <strong>it</strong>aliane<br />

(Brennero, Gottardo, Torino-Lione, Milano-Trieste) servirebbero risorse stimate in<br />

623 Cfr. la stampa regionale del 30.1.2008.<br />

624 Il "Corriere dell'Alto Adige", 6.2.2008, Tunnel del Brennero Di Pietro: «L'Italia ha i soldi necessari»,<br />

informa che secondo il Ministro delle Infrastrutture nella legge finanziaria 2008 sarebbe "previsto che<br />

una parte dei canoni di utilizzo percep<strong>it</strong>i da RFI vengano riservati al finanziamento del tunnel di base<br />

del Brennero, secondo una percentuale che il CIPE determinerà entro i prossimi due mesi".<br />

L’informazione contiene un errore, non si sa se del Ministro o del quotidiano. Nella legge finanziaria<br />

2008 la parola Brennero non appare scr<strong>it</strong>ta neppure una volta; la legge (articolo 2, comma 224)<br />

prevede solo in linea generale l’utilizzo concorrente per l’alta veloc<strong>it</strong>à ferroviaria di parte (ma quale<br />

parte?) dei canoni d’uso altrimenti destinati agli investimenti di manutenzione né prevede termini per<br />

la delibera di attuazione del CIPE (sui cui tempi ha inciso probabilmente la crisi di Governo e lo<br />

scioglimento anticipato delle Camere del 6.2.2008).

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