NO ALLA NUOVA LINEA FERROVIARIA AD ALTA ... - Stop-bbt.it
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G.Poliandri, C.Campedelli, Trento, Bolzano – 30.11.2008<br />
contratti con i quali furono a suo tempo affidate ai contraenti generali le<br />
realizzazioni delle linee TAV 456 i cui lavori non sono ancora iniziati anche se l'<strong>it</strong>er<br />
progettuale e autorizzativo è già completato (Milano-Verona, Verona-Padova,<br />
Genova-Milano o terzo valico dei Giovi) 457 ; e che nello stesso tempo il Governo può<br />
riproporre tutti i lavori in gara d'appalto secondo le norme europee. L'intervento del<br />
Governo Prodi ha susc<strong>it</strong>ato da parte dei contraenti generali "danneggiati" forti<br />
polemiche, ricorsi al TAR 458 e annunci di azioni per danni 459 . Dal nostro punto di<br />
456 E' noto che già molto tempo fa era stata avanzata una prima forte richiesta di revoca dei contratti<br />
appena stipulati con i general contractors, ancora prima delle richieste dell'ex giudice Imposimato<br />
davanti alla Commissione antimafia il 27.7.1995 e il 2.8.1995. Si legge in IMPOSIMATO F., PISAURO<br />
G., PROVVISIONATO S., Corruzione ad Alta Veloc<strong>it</strong>à, ed. KOINè, 1999, 46: "A proporre la stessa<br />
soluzione drastica era stato … Salvatore Portaluri, Presidente di TAV, il 21 agosto 1993. Costui chiese<br />
inutilmente a Lorenzo Necci l'annullamento dei contratti di concessione della TAV con FIAT, ENI e IRI<br />
per dare luogo a gare internazionali. Il prezzo dei contratti - disse Portaluri - era stato stabil<strong>it</strong>o con la<br />
volontà esclusiva dei concessionari, interessati ad un aumento della somma da pagare. Dopo di ciò,<br />
Portaluri fu costretto a dare le dimissioni".<br />
457 La vicenda del progetto TAV Genova-Milano (70 km complessivi fino a Tortona, con la galleria di<br />
valico di 27 km e un lungo tratto finale allo scoperto con 5,1 miliardi di costo preventivato e una<br />
capac<strong>it</strong>à prevista di 217 treni) mer<strong>it</strong>a un approfondimento informativo. Per quanto non trascurabile<br />
secondo le direttrici tendenziali prior<strong>it</strong>arie del flusso merci europeo (cfr. punto 2.2.3.2), il progetto<br />
appartiene alla linea pol<strong>it</strong>ica dissennata che pretenderebbe di trasformare l'Italia in una piattaforma<br />
logistica per l'Europa. La classe dirigente ligure appare schierata unanimemente a favore, per dare<br />
uno sbocco anticrisi al porto di Genova in vista di un incremento dei traffici portuali; questo porto tra il<br />
gennaio e il settembre 2007 ha movimentato 111.932 carri merci (corrispondenti a 5.600 treni) con<br />
un aumento del 2% rispetto al 2006. La nuova linea TAV dovrebbe consentire di superare<br />
l'arretratezza della linea esistente che presenta pendenze elevate e gallerie non alte abbastanza da far<br />
trans<strong>it</strong>are alcuni tipi di containers caricati sui carri merci (il che farebbe diminuire di molto i costi, visto<br />
che spostare un container da Rotterdam a Berna costa circa 260 € mentre spostarlo dalla Svizzera a<br />
Genova può costare fino al doppio) (cfr. "Il Sole 24 Ore", 17.10.2007, Alle FS il monopolio dell'ultimo<br />
miglio). Ma perché non si considera anche la possibil<strong>it</strong>à di ristrutturare la linea esistente, valutandone<br />
costi e impatto a fronte dell'alternativa nuova così caldeggiata? Come è noto, l'Italia il 18 luglio 2007<br />
ha forzatamente richiesto un contributo UE anche per questo progetto, pur non trattandosi di una<br />
tratta trasfrontaliera, considerandone il carattere transnazionale. Anticipazioni di stampa avevano<br />
annunciato l'intenzione UE di respingere la richiesta <strong>it</strong>aliana (cfr. "Il Sole 24 Ore", 16.10.2007, Luce<br />
rossa al terzo valico. Niente fondi alla MI-GE); cosa che più tardi è puntualmente avvenuta.<br />
Naturalmente l'Italia non sembrerebbe per questo voler abbandonare il progetto e - oltre ad insistere<br />
con la UE - si attenderebbe altri tipi di fondi UE che potrebbero essere recuperati dai contributi per le<br />
tratte interne, in particolare per l'installazione del sistema ERTMS, il sistema per il controllo marcia<br />
treno. E ciò mentre gli ultimi dati mostrano per il porto di Genova un calo di traffici per 8,1% tra<br />
gennaio 2007 e gennaio 2008 (cfr. "Il Sole 24 Ore", 1.3.2008, Banchine a rischio paralisi. I traffici<br />
calano dell'8,1%).<br />
458 Nei ricorsi è stata anche sollevata una questione di illeg<strong>it</strong>tim<strong>it</strong>à cost<strong>it</strong>uzionale dell'articolo 13 della<br />
legge; se giudicata fondata dal TAR competente, tale questione - in attesa della decisione dalla Corte<br />
Cost<strong>it</strong>uzionale - potrebbe comportare anche la sospensione degli effetti negativi per i tre contraenti<br />
general interessati che sono: a) per la Milano-Verona di 112 km (costo pre-revoca 5,735 miliardi e<br />
valore successivo di appalto 4,831 miliardi) il Consorzio CEPAV Due composto da Snamprogetti (40%),<br />
Società Italiana Condotte d'acqua (12%), Maltauro (12%), Saipem (12%), Pizzarotti (24%); b) per la<br />
Verona-Padova di 80 km (costo pre-revoca 5,130 miliardi e valore ai concessionari 3,995 miliardi) il<br />
Consorzio IRICAV Due composto da Ansaldo Trasporti (32,99%), Sistemi ferroviari (15%), Impregilo<br />
(12%), Salini Costruttori (12%), Torno Internaz. (12%), Società Italiana Condotte d'acqua (10%),<br />
Lamaro (6%), Fintecna (0,01%); c) per il terzo valico Genova-Milano di 63 km (costo pre-revoca<br />
5,060 miliardi e valore successivo di appalto 4,498 miliardi) il Consorzio COCIV composto soprattutto<br />
da Tecnimont (Maire Engineering) al 50,5%, Impregilo (44%), CER fra le Cooperative di produzione e<br />
lavoro (3%), CIV Collegamenti Integrati Veloci (2%), Società Italiana Condotte d'acqua (0,5%) (nel<br />
corso delle settimane i dati riportati dalla stampa sulla composizione e le % dei consorzi sono cambiati<br />
leggermente; si riportano gli ultimi in ordine di tempo; cfr. comunque "il Sole 24 Ore", 8.7.2007, E le