NO ALLA NUOVA LINEA FERROVIARIA AD ALTA ... - Stop-bbt.it
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G.Poliandri, C.Campedelli, Trento, Bolzano – 30.11.2008<br />
• la dichiarazione di Prati di Vizze del 19.1.2007 706 ;<br />
• la manifestazione STOP BBT - <strong>NO</strong> TAV svoltasi a Bolzano il 10.3.2007;<br />
• le iniziative informative contrarie al progetto avviate in Alto Adige da varie<br />
associazioni ambientaliste e anche forze pol<strong>it</strong>iche dopo il 10.3.2007;<br />
• di fronte al diffondersi delle proteste tra la popolazione, il Governatore dell'Alto<br />
Adige Durnwalder si è presentato a Prati l’11.6.2007 per una serata informativa<br />
sul progetto; ma non avendo argomenti credibili a favore è stato fortemente<br />
contestato (un incontro del genere era stato organizzato il 22.2.2007 a Prati di<br />
Vizze con la partecipazione dello stesso Governatore; ma pochi giorni prima<br />
quest'ultimo ha disdetto l'appuntamento, avendo forse fiutato che non c'era una<br />
atmosfera favorevole per chi è ab<strong>it</strong>uato ad ordinare invece che a discutere);<br />
• il 1.5.2007 il Com<strong>it</strong>ato <strong>Stop</strong> BBT di Prati di Vizze ha scr<strong>it</strong>to ufficialmente di<br />
rifiutare il tunnel senza compromessi su m<strong>it</strong>igazioni degli impatti ambientali e ha<br />
706 DICHIARAZIONE DI PRATI DI VIZZE:<br />
Assemblea di protesta tenutasi il 19 gennaio 2007 a Prati<br />
A Mules ed Aica sono iniziati i lavori per la cantierizzazione per il cunicolo pilota del progetto della<br />
galleria di base del Brennero e che presto dovrebbe prendere il via anche a Prati di Vizze. La<br />
popolazione ora deve rendersi conto con i propri occhi quali sono le massicce conseguenze a danno del<br />
paesaggio e della qual<strong>it</strong>à della v<strong>it</strong>a che causerà questo megaprogetto.<br />
E questo è solo l’inizio!<br />
La popolazione della Val di Vizze e della Val d’Isarco si sente colta di sorpresa e comprende che valore<br />
può dare alle dichiarazioni dei tecnici della BBT, ai pol<strong>it</strong>ici e agli amministratori provinciali. Questi nel<br />
corso dell’attiv<strong>it</strong>à informativa, fino ad ora molto scarsa, hanno minimizzato in maniera irresponsabile<br />
sulle ripercussioni dei lavori, di costruzione del cunicolo esplorativo, sul paesaggio e sulla nostra<br />
qual<strong>it</strong>à della v<strong>it</strong>a.<br />
Molte c<strong>it</strong>tadine e molti c<strong>it</strong>tadini sono stup<strong>it</strong>i davanti ai loro rappresentanti pol<strong>it</strong>ici, i quali<br />
evidentemente decidono, fornendo pochissime informazioni, a favore di un progetto secolare e si<br />
sentono piant<strong>it</strong>i in asso. Mentre i sindaci della Val di Susa sostengono la popolazione, qui i sindaci<br />
permettono alle nostri valli di subire la pressione del presidente della Provincia assetato di costruzioni.<br />
Intanto rimangono grandissimi dubbi sul senso del progetto del TAV.<br />
I presupposti tecnici per il Progetto TAV sono difficilmente riconoscibili, e superati. Ciò risulta<br />
confermato dalle ricerche dello studio tecnico Vieregg-Rössler e dell’Ist<strong>it</strong>uto per l’economia del traffico<br />
della Facoltà di economia dell’Univers<strong>it</strong>à di Vienna.<br />
L’area alpina dispone già di una rete ferroviaria efficiente che già ora sarebbe capace di assumersi lo<br />
smaltimento di buona parte dell’attuale trasporto merci su strada. La rete ferroviaria alpina è in fase di<br />
forte sviluppo, la Svizzera è in procinto di incrementare notevolmente la capac<strong>it</strong>à di trasporto, e a<br />
Monaco avverrà l’innesto alla rete svizzera. Con ciò il Brennero sarà fuori dalla tratta principale.<br />
Per passare dal trasporto su strada al trasporto su rotaia in modo ecocompatibile, occorrono complessi<br />
investimenti. Questi cost<strong>it</strong>uirebbero però solo una minima parte delle ingenti somme che servono per<br />
la sola progettazione, preparazione e costruzione del cunicolo esplorativo.<br />
Inoltre valgono i seguenti fatti.<br />
Il traffico promiscuo persone-merci con il TAV non può funzionare nella pratica. Per questo rischiamo,<br />
nonostante l’alta veloc<strong>it</strong>à, di venir letteralmente travolti da treni merci obsoleti.<br />
Le rampe di accesso attraverso la Bassa Atesina e oltre, fino a Verona, al momento non sono<br />
nemmeno progettate; inoltre non esiste un progetto di finanziamento.<br />
Tuttora non si può parlare di finanziamento sicuro del TAV. Esiste il pericolo reale di un cantiere<br />
permanente a discap<strong>it</strong>o dei confinanti e dai costi astronomici a carico di tutta la comun<strong>it</strong>à.<br />
L’alta Val d’Isarco, in particolare Vizze, Mules e Aica, non può diventare la prima v<strong>it</strong>tima di questo<br />
progetto megalomane e dissennato. I comuni interessati rischiano di dover sopportare per decenni<br />
questo peso, senza poter sperare di ottenere da questo mega-progetto una effettiva diminuzione del<br />
carico a favore dell’ambiente e dei c<strong>it</strong>tadini.<br />
Per questo annunciamo la nostra resistenza contro il progetto TAV e chiediamo ai nostri pol<strong>it</strong>ici<br />
comunali e provinciali di opporsi vigorosamente a questo piano.<br />
Gruppo Ambientalista Val di Vizze –Trans<strong>it</strong>in<strong>it</strong>iative – Verdi