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NO ALLA NUOVA LINEA FERROVIARIA AD ALTA ... - Stop-bbt.it

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184<br />

G.Poliandri, C.Campedelli, Trento, Bolzano – 30.11.2008<br />

dell’infrastruttura, per il 5% da finanziamento trasversale, per il 40% da<br />

finanziamento pubblico diretto; b) il costo della costruzione sarebbe coperto per il<br />

20% da finanziamento UE, per il 50% da mutui BEI, per il 5% dai dir<strong>it</strong>ti di utilizzo<br />

dell’infrastruttura, per il 5% da finanziamento trasversale, per il 5% da<br />

finanziamento privato garant<strong>it</strong>o, per circa il 5% da finanziamento privato del rischio<br />

e per circa il 10% da finanziamento pubblico diretto; c) il costo dell’ammortamento<br />

sarebbe coperto per il 20% da finanziamento UE, per il 20% dai dir<strong>it</strong>ti di utilizzo<br />

dell’infrastruttura, per il 45% da finanziamento trasversale, per 5% da<br />

finanziamento privato del rischio, per il 10% da finanziamento pubblico; d) il costo<br />

della gestione corrente (diversa dai costi per l’avvio dell’esercizio, che qui si<br />

trascurano) - nella ipotesi più che probabile di non essere compensato dai dir<strong>it</strong>ti di<br />

utilizzo dell’infrastruttura (l’ipotesi inversa è qui trascurata) - sarebbe coperto per<br />

circa il 63% dai dir<strong>it</strong>ti di utilizzo dell’infrastruttura, per il 2% da finanziamento<br />

privato garant<strong>it</strong>o, per il 20% da modal<strong>it</strong>à di compensazione del differenziale tra<br />

costi di gestione e ricavi di utilizzo, per circa il 7,5% da finanziamento privato del<br />

rischio e per circa il 7,5% da finanziamento pubblico diretto.<br />

Vantaggi di questo modello teorico: buone condizioni per il finanziamento pubblico<br />

della costruzione e nello stesso tempo più agevole rispetto dei parametri di<br />

Maastricht grazie alla partecipazione dei privati alla costruzione; possibil<strong>it</strong>à di<br />

coinvolgere nella società di gestione quegli invest<strong>it</strong>ori privati che non sono<br />

disponibili ad assumere i rischi di costruzione e di ultimazione; si tratta di un<br />

modello PPP "puro". Svantaggi: la partecipazione prevalente degli Stati partecipanti<br />

nella società di costruzione mette a loro carico una quota prevalente dei rischi di<br />

finanziamento; il coordinamento delle attiv<strong>it</strong>à pubbliche-private ha compless<strong>it</strong>à<br />

organizzativa con costi connessi e allungamento dei tempi di decisione ed<br />

esecuzione.<br />

5) "Modello autostradale con una società di costruzione e di gestione", in cui i<br />

comp<strong>it</strong>i di costruzione, gestione delle opere e relativi finanziamenti possono essere<br />

affidati a una società concessionaria di costruzione e di gestione unica partecipata<br />

dalle sole società autostradali del Brennero <strong>it</strong>aliana e austriaca, con l’unica variabile<br />

che della concessione di dir<strong>it</strong>to pubblico per l’infrastruttura ferroviaria potrebbe<br />

essere t<strong>it</strong>olare o la società autostradale (in tal caso questa assumerebbe<br />

direttamente tutte le funzioni per la realizzazione del progetto) oppure una società<br />

concessionaria "transfrontaliera" (che in tal caso affiderebbe i propri comp<strong>it</strong>i alla<br />

società autostradale mediante contratto di dir<strong>it</strong>to privato o subconcessione). In<br />

base alla normativa vigente al momento dello studio (2002) le società autostradali<br />

non potevano utilizzare proventi da pedaggi per la realizzazione di sistemi modali di<br />

trasporto alternativi (finanziamento trasversale) e potevano ricoprire funzioni di<br />

invest<strong>it</strong>ori solo se, oltre ai pedaggi, disponevano di altre fonti di entrate; come<br />

spiegato poco sopra, il problema è stato risolto con la DIRETTIVA 2006/38/CE del<br />

Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 maggio 2006.<br />

La ripartizione dei costi in questo modello: a) il costo della progettazione sarebbe<br />

coperto per circa il 52% da finanziamento UE, per circa il 5% dai dir<strong>it</strong>ti di utilizzo<br />

dell’infrastruttura, per il 43% da finanziamento pubblico diretto; b) il costo della<br />

costruzione sarebbe coperto per il 20% da finanziamento UE, per il 50% da mutui<br />

BEI, per il 5% dai dir<strong>it</strong>ti di utilizzo dell’infrastruttura, per il 5% da finanziamento<br />

privato garant<strong>it</strong>o, per il 20% da finanziamento delle Società autostradali del<br />

Brennero (incluso finanziamento trasversale); c) il costo dell’ammortamento

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