NO ALLA NUOVA LINEA FERROVIARIA AD ALTA ... - Stop-bbt.it
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G.Poliandri, C.Campedelli, Trento, Bolzano – 30.11.2008<br />
Le discariche di smarino provocano a loro volta specifici danni all'ambiente. Prima di<br />
tutto se sono ubicate nei pressi di corsi d'acqua: in tali casi possono essere dilavate<br />
da eventuali piene, con conseguente ridistribuzione dei materiali a valle e potenziali<br />
rischi idraulici in successione. Poi perché possono contenere materiali inquinati, con<br />
i relativi rilasci nel tempo.<br />
Degradazione permanente e consumo di suoli, specialmente agricoli<br />
E' praticamente inev<strong>it</strong>abile la compromissione di molti terreni agricoli pregiati di<br />
fondovalle non solo grazie agli effetti a lungo termine della presenza dei cantieri ma<br />
soprattutto a causa della rottura dei suoli e dei mutamenti permanenti di<br />
destinazione (con superfici residue difficilmente utilizzabili e sottrazione irreversibile<br />
per i depos<strong>it</strong>i dei materiali di scavo), degli effetti delle barriere climatiche,<br />
dell'interferenza delle opere con le falde acquifere, degli inquinamenti residui.<br />
Nonostante le rassicurazioni e i progetti di ripristino collegati ai progetti delle opere<br />
principali, non esistono infatti vere garanzie di risanamento dei s<strong>it</strong>i e di ripresa delle<br />
produzioni dopo tanti anni di occupazione per i lavori e dopo la movimentazione sia<br />
pure temporanea degli strati superficiali 670 .<br />
Le grandi opere per l'alta veloc<strong>it</strong>à ferroviaria consumano una quant<strong>it</strong>à enorme di<br />
terr<strong>it</strong>orio.<br />
La superficie necessaria solo per appoggiare un km di questo tipo di linea è circa 3<br />
ettari 671 . Ma con quella divorata dai cantieri e dalle opere accessorie si arriva a<br />
numeri inquietanti: un portale di galleria si mangia con i cantieri da 5 a 8 ettari di<br />
terra all'intorno; 5 km di linea in galleria richiedono il sacrificio di 5-8 ettari di terra<br />
sempre per i cantieri.<br />
E si tratta di distruzioni irreversibili: i terreni sconvolti da questi usi difficilmente<br />
riprenderanno le funzioni originarie, anche se i progettisti scrivono il contrario.<br />
Un aspetto poco considerato del consumo di terr<strong>it</strong>orio riguarda le linee ad utilizzo<br />
misto TAV e TAC, proprio quello progettato per la linea lungo l'asse del Brennero se<br />
le dichiarazioni dei progettisti e i vincoli imposti dalla UE corrispondono al vero.<br />
Questo tipo di impiego richiederebbe che ogni 50 km circa fossero predisposte<br />
piattaforme di sorpasso tra treni passeggeri veloci (veloc<strong>it</strong>à di progetto fino a 250<br />
670<br />
I terreni agricoli necessari alla costruzione e all'operativ<strong>it</strong>à dei cantieri vengono acquis<strong>it</strong>i soprattutto<br />
tram<strong>it</strong>e occupazioni temporanee (per modo di dire, si va almeno fino al 2015 con possibili<br />
prolungamenti "a seconda dei tempi di esecuzione del progetto e delle necess<strong>it</strong>à") dietro indennizzo e<br />
poi tram<strong>it</strong>e un lim<strong>it</strong>ato numero di espropriazioni che denotano un certo seppur minor<strong>it</strong>ario livello di<br />
resistenza (per es. a Mules su 152.543 m 2 di proprietà di 21 contadini l'esproprio ha riguardato solo<br />
3.863 m 2 mentre in Val di Vizze su circa 80.000 m 2 di proprietà di 11 contadini l'esproprio ha<br />
riguardato 28.453 m 2 e più della metà dei proprietari): vedi "Tunnel", n. 2, I semestre 2008, H.<br />
Dorfmann, Nessuna espropriazione forzata. Non è chiaro se in Val di Vizze gli espropri sarebbero<br />
revocati ove fosse confermata la rinuncia alla galleria-finestra e al posto multifunzione, comunicata a<br />
fine giugno 2008.<br />
671<br />
Maggiore è la compromissione di eventuali attiv<strong>it</strong>à agricole in caso di linee sopraelevate, a causa<br />
dell'ombra proiettata sulle colture.