CARLO SINI SCRIVERE IL FENOMENO - Filosofia.it
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è una luce che abbaglia: punto di scaturigine luminosa che è in<br />
sé l’oscuro. Oscuro perché luminoso (e non perché regione «altra»<br />
dal luminoso). In termini metafisici: l’essere è bensì in tutti<br />
gli enti, è ciò per cui ci sono enti ed è l’essenza di ogni ente; ma<br />
non è a sua volta un ente, sia pure «speciale». Allora che cos’è?<br />
Già la domanda è incongrua e domanda male; nel chiedere «che<br />
cosa», cioè una «cosa», è sviante e acceca. Ma d’altra parte,<br />
come può «vedersi» il punto cieco stesso di ogni nostra visione?Quanti<br />
problemi sono emersi dal termine «phainomenon»;<br />
che accadrà allora con «logos»?<br />
7. La traduzione più comune della parola «logos» è discorso.<br />
Non avrebbe senso dire che essa è sbagliata; tuttavia è di certo<br />
insufficiente. Con essa siamo già mille miglia lontani da ciò che<br />
il logos è in quanto phainomenon. Non assumiamo cioè il logos<br />
nel suo manifestarsi originario e in se stesso, ma vi sovrapponiamo<br />
le nostre teorie e le nostre ovvietà. Tutti infatti pensiamo<br />
che il discorso sia anz<strong>it</strong>utto un parlare mediante suoni significativi,<br />
cioè mediante segni convenzionali, fatti apposta per intendersi.<br />
Perciò il discorso è una forma sociale di comunicazione,<br />
la quale ha la sua origine nella esigenza «interiore» di voler dire<br />
ed esprimere. Questa esigenza «psichica» (oggi «lo si sa») ha la<br />
sua premessa fisiologica nel cervello, e anzi in certe determinate<br />
«aree cerebrali»: esse, dicono gli scienziati, «presiedono alla parola».<br />
Il che significa che ci sono dei pezzi di cose che «siedono<br />
sopra» alle parole. Immagine suggestiva. Tanto più se poi si riflette<br />
che sono le parole che nominano quelle cose che siederebbero<br />
sopra di loro. Senza che, nessuno le vedrebbe come cose.<br />
Ma è solo un infelice modo di dire, obietterà qualcuno. E<br />
certo infelice; purtroppo è anche un modo di pensare e qualcosa<br />
di insost<strong>it</strong>uibile da altre espressioni che siano più sensate. Ma<br />
ciò che conta sono gli esperimenti. Già, nessuno vuoi dire che<br />
siano di per sé insensati e che non si debbano fare. Insensata è<br />
però l’attesa di ciò che dovrebbero dimostrare: qualcosa come<br />
sezionare l’etere per rintracciarvi gli Dei. Chissà, non si sa mai.<br />
E insensato è il modo in cui vengono divulgati, per il buon popolo<br />
di Dio, i risultati mirabolanti ai quali sta pervenendo la ricerca<br />
sul cervello. Il ciberneta, naturalmente, è dietro l’angolo,<br />
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