CARLO SINI SCRIVERE IL FENOMENO - Filosofia.it
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Ma ciò non vela come pensiero. Può però la fenomenologia<br />
«decidere» e magari condurre il pensiero alla apertura di questo<br />
più ampio orizzonte? Ecco la domanda che qui dobbiamo lasciare<br />
in sospeso.<br />
10. Torniamo al nostro paragrafo. Quando parliamo di «scienza»<br />
dei fenomeni, dice Heidegger, intendiamo in realtà «un afferramento<br />
dei propri oggetti tale che tutto ciò che intorno a essi<br />
è in discussione sia mostrato e dimostrato direttamente». Il rigore<br />
fenomenologico è iscr<strong>it</strong>to nella sua capac<strong>it</strong>à di «mostrare», il<br />
che non significa, Heidegger osserva, un semplice descrivere<br />
empirico, come accade nelle scienze naturali. La descrizione fenomenologica,<br />
di cui Husserl ha tanto parlato, non può rivolgersi<br />
agli oggetti empirici come tali, se non altro perché i fenomeni<br />
dei quali la fenomenologia si occupa non sono le cose mondane<br />
presenti nella loro ovvietà pregiudicata. Husserl direbbe che si<br />
tratta piuttosto della correlazione che lega gli atti noetici della<br />
coscienza ai suoi contenuti noematici, preventivamente «ridotti».<br />
Ma Heidegger, sappiamo, da questo orecchio non ci sente.<br />
Che significa allora per lui descrizione, in quanto essa pone in<br />
opera il «mostrare» fenomenologico?<br />
Anz<strong>it</strong>utto Heidegger ribadisce quel tratto essenziale che lo accomuna<br />
a Husserl: la fenomenologia procede attraverso un mostrare<br />
«diretto», cioè non mediato da saperi precost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>i e pregiudicati.<br />
Il che comporta due momenti, tra loro organicamente<br />
connessi, ma che possiamo anche distinguere, se non altro a fini<br />
espos<strong>it</strong>ivi. Anche per Heidegger insomma possiamo parlare,<br />
come per Husserl, di una pars dextruens e di una pars construens<br />
del metodo. La prima è espressione di un divieto, che<br />
già implic<strong>it</strong>amente risuona nel motto «verso le cose stesse». Divieto<br />
di attenersi a qualcosa di diverso da determinazioni unicamente<br />
«mostrative». Tutto ciò che si dice deve mostrarsi. Ciò<br />
di cui la fenomenologia fa questione nelle sue proposizioni deve<br />
essere mostrato direttamente; non infer<strong>it</strong>o o «ragionato» tram<strong>it</strong>e<br />
illazioni, opinioni, congetture e così via. Esattamente il contrario,<br />
si potrebbe osservare, di ciò che beatamente fa o crede di<br />
poter fare la cosiddetta ermeneutica contemporanea. Poiché<br />
Heidegger ha mostrato che non si può più pensare, facciamoci<br />
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