CARLO SINI SCRIVERE IL FENOMENO - Filosofia.it
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consegue non può che presentare contorni poco n<strong>it</strong>idi e un rilevante<br />
insieme di problemi.<br />
Che l’«accesso» sia tuttora precluso basterebbe a mostrarlo<br />
l’inarrestabile molteplic<strong>it</strong>à e varietà delle controversie che da<br />
sempre accompagnano l’opera di Heidegger: sempre ancora una<br />
filosofia, culturalmente defin<strong>it</strong>a e perciò soggetta alle oscillazioni<br />
della «moda», e non la filosofia che insieme cercavamo, direbbe<br />
Husserl. E in effetti Husserl avrebbe qui più di una ragione<br />
per rivendicare la sua esigenza, incompresa da Heidegger, di<br />
un metodo «rigoroso», che tronchi alla radice ogni discussione<br />
vacuamente «culturale» e intimamente relativistica e inneschi<br />
invece una prassi intersoggettiva, volta alla costruzione comune<br />
di un universo, o di più universi, di senso.<br />
Che dire però di Husserl medesimo, della sua fenomenologia e<br />
del suo preteso rigore metodico? Sul letto di morte Husserl parlava<br />
malinconicamente, e però lucidamente, di un «piccolo inizio».<br />
Forse è vero che con Heidegger il piccolo inizio diviene infine<br />
una prematura rinuncia. Ma resta il fatto che anche la fenomenologia<br />
husserliana è da sempre soggetta a continue controversie;<br />
esse «finiscono» solo perché viene meno progressivamente<br />
l’interesse «culturale» nei loro confronti, non perché si risolvano<br />
o confluiscano in una comune pratica filosofica fenomenologicamente<br />
atteggiata.<br />
D’altronde, perché stupirsi? Non è forse andata sempre così,<br />
per la filosofia e per ogni filosofia, e in generale per ogni cosa<br />
umana? Husserl stesso, si ricorderà, si poneva amaramente, a<br />
Vienna e a Praga, queste domande. La tentazione di assumerle<br />
già come risposta è un tratto del nostro attuale nichilismo compiaciuto.<br />
Poiché è andata sempre così, è bene che sia così. Questo<br />
e nient’altro è cultura, que-sta è filosofia. Si potrebbe dire: la<br />
chiacchiera paradossalmente elevata a «sistema», a ver<strong>it</strong>à sistematica<br />
della non-ver<strong>it</strong>à. Contrassegno dell’uomo «civile», «domesticato»<br />
dalla cultura.<br />
Meglio non entrare in questi «dibatt<strong>it</strong>i» e in queste «discussioni»;<br />
meglio non contribuire involontariamente alla loro stessa<br />
conferma. Meglio invece chiedersi: fenomeno, cosa stessa, presenza,<br />
ecc.; siamo di fronte alle espressioni dell’ultima grande<br />
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