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CARLO SINI SCRIVERE IL FENOMENO - Filosofia.it

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avuto il suo esser sorta e il suo essersi imposta? Che cosa ancora<br />

la caratterizza oggi?<br />

19. Scrive Husserl: «L’Europa spir<strong>it</strong>uale ha un luogo di nasc<strong>it</strong>a.<br />

Non parlo di un luogo geografico, di un paese, per<br />

quanto anche questo senso sia leg<strong>it</strong>timo; parlo dì una nasc<strong>it</strong>a<br />

spir<strong>it</strong>uale che è avvenuta in una nazione, o meglio per mer<strong>it</strong>o<br />

di singoli uomini di questa nazione. Questa nazione è<br />

l’antica Grecia del VII e del VI secolo a.c. Qui si delinea un<br />

nuovo atteggiamento di alcuni uomini verso il mondo circostante.<br />

Da questo atteggiamento derivò una formazione<br />

spir<strong>it</strong>uale di un genere completamente nuovo, la quale si trasformò<br />

rapidamente in una forma culturale sistematicamente<br />

conclusa. I Greci la chiamarono filosofia. Nella sua traduzione<br />

esatta questo termine non significa altro che scienza universale,<br />

scienza del cosmo, della total<strong>it</strong>à di tutto ciò che è.<br />

Ben presto nasce l’interesse per il tutto e perciò ben presto si<br />

pone il problema del divenire e dell’essere nel divenire, del<br />

suo particolarizzarsi in forme generali e nelle regioni<br />

dell’essere. Così la filosofia si ramifica, la scienza una si trasforma<br />

in una serie di scienze particolari». Esse sono il prodotto,<br />

direbbe Heidegger, di quella visione dell’ente in total<strong>it</strong>à<br />

che, come problema dell’essere dell’ente e del suo dirsi in<br />

molti modi, cioè secondo le differenti categorie, è il fulcro<br />

della visione filosofica.<br />

Ma in che consiste il «nuovo atteggiamento» di cui parla<br />

Husserl? Egli risponde nel modo più semplice e tuttavia con<br />

adeguata profond<strong>it</strong>à: esso consiste nella formazione delle idee.<br />

Le idee (la questione cap<strong>it</strong>ale inaugurata da Platone)<br />

sono nuove e sorprendenti formazioni di senso; la parola<br />

stessa, nel lessico della filosofia platonica, viene ad assumere<br />

un senso nuovo: non più semplicemente aspetto, profilo o<br />

figura visibile di una cosa, ma contenuto mentale e concettuale,<br />

ideale appunto, e insieme qualcosa di individuale, per<br />

esempio nel senso in cui ancora oggi diciamo che ogni persona<br />

«ha le sue idee». La civiltà del m<strong>it</strong>o non conosce queste<br />

personal<strong>it</strong>à singole e non sa nulla di idee mentali.<br />

E in effetti, dice Husserl, con la semplice concezione delle<br />

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