CARLO SINI SCRIVERE IL FENOMENO - Filosofia.it
CARLO SINI SCRIVERE IL FENOMENO - Filosofia.it
CARLO SINI SCRIVERE IL FENOMENO - Filosofia.it
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
le della v<strong>it</strong>a.<br />
Non possiamo però sottrarci alla ver<strong>it</strong>à complementare di quanto<br />
abbiamo appena detto, e cioè che anche la v<strong>it</strong>a in presa riflessa<br />
non è soltanto in presa riflessa. Anche il riflettere è un fare (anche<br />
la teoria è una prassi, osservava lo stesso Husserl). Come ogni<br />
fare, non può riflettere su di sé nel mentre si fa e non può ev<strong>it</strong>are<br />
di darsi degli orizzonti fin<strong>it</strong>i, non può non operare in una ristrettezza<br />
«ingiusta» nei confronti del senso ultimo della ver<strong>it</strong>à.<br />
Già il fatto stesso di connettere la ver<strong>it</strong>à alla «riflessione» è qualcosa<br />
di insensato, o almeno di inadeguato: se non qualcosa di<br />
«ingiusto», almeno di «ingiustificabile». Ora vediamo meglio la<br />
questione husserliana della «crisi» e cominciamo a comprendere<br />
quanto vi è in essa di profondo e di inquietante.<br />
4. Le scienze, per esempio, sono in crisi, non certo perché esse<br />
non riflettano, ma perché non pongono domande su questo loro<br />
stesso riflettere. Eserc<strong>it</strong>ano una prassi teorica, quindi riflessiva;<br />
ma questa prassi è nel contempo anche irriflessiva, sicché il suo<br />
senso ultimo e la sua giustificazione restano nascosti. Gli scienziati,<br />
potremmo dire, perseguono il senso dì ciò che indagano,<br />
ma non anche il senso del senso. Questa osservazione si potrebbe<br />
estendere all’intera cultura e civiltà europee: nessuna civiltà ha<br />
mai riflettuto altrettanto; siamo gli Amleti della terra. Sin da Tucidide<br />
ci siamo persino inventati la scienza storiografica per assegnare<br />
a ognuno le sue ragioni (sia pure retrospettivamente). Il<br />
che non significa peraltro che non abbiamo ag<strong>it</strong>o: anche in questo<br />
non abbiamo rivali. Ma il fulcro del problema è che noi, per certi<br />
versi, ci accechiamo proprio con la riflessione e nella riflessione.<br />
Le scienze sono in crisi non perché non riflettano e non agiscano<br />
(agiscono sin troppo). Lo scienziato anzi fa della riflessione<br />
un ab<strong>it</strong>o professionale; ma proprio ciò comporta che la riflessione<br />
sulla riflessione egli la debba lasciare fuori della porta del suo<br />
laboratorio: non è pagato per questo e non è in quel modo che<br />
vincerà il premio Nobel. Ecco il paradosso che Husserl ci mette<br />
davanti agli occhi: fare scienza significa ormai tenere lontana la<br />
riflessione sull’idea di scientific<strong>it</strong>à; cioè agire con la stessa irriflessiv<strong>it</strong>à<br />
dell’apprendista-stregone che ignora, come diceva Goethe,<br />
le forze che susc<strong>it</strong>a e il modo di controllarle o di prevederne<br />
67