CARLO SINI SCRIVERE IL FENOMENO - Filosofia.it
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per tutti. Proprio in questo senso l’uman<strong>it</strong>à europea «è<br />
un’uman<strong>it</strong>à filosofica, poiché pone come suo ideale, quindi<br />
come principio che la muove, come lotta nella sua espressione,<br />
l’ideale dell’autocomprensione». Questa uman<strong>it</strong>à «assume<br />
coscientemente l’enigma di tutti gli enigmi», che è,<br />
come sappiamo, l’enigma dell’essere del mondo, ovvero l’enigma<br />
del rapporto tra il pensiero dell’uomo e l’essenza di<br />
tutto ciò che è. Questa intenzional<strong>it</strong>à filosofica che muove<br />
all’autocomprensione è il tema centrale dell’intenzional<strong>it</strong>à<br />
fenomenologica, la quale, come aveva compreso Heidegger,<br />
non è pertanto una filosofia, ma è l’ideale filosofico stesso<br />
riproposto nel momento drammatico del suo smarrimento.<br />
«Noi del presente, scrive Husserl, siamo di fronte al grave<br />
pericolo di soccombere nel diluvio scettico e di lasciarci<br />
sfuggire la nostra ver<strong>it</strong>à, noi che siamo divenuti attraverso lo<br />
sviluppo dell’idea universale della filosofia». Se rinunciamo<br />
al comp<strong>it</strong>o della comprensione e dell’ autocomprensione,<br />
siamo perduti. Inoltre, non siamo in alcun modo leg<strong>it</strong>timati a<br />
quella diffusione della nostra «razional<strong>it</strong>à», del nostro modo<br />
di v<strong>it</strong>a e di concepire la v<strong>it</strong>a, che si sta estendendo a tutti i<br />
popoli della terra. Questa diffusione diverrebbe, come già rischia<br />
di essere, una mera imposizione «di fatto», sorretta unicamente<br />
dalla forza priva di ragioni. Oggi, dice Husserl<br />
con un’immagine efficace, se noi ascoltiamo il celebre inno<br />
alla gioia di Schiller, così come si trova musicato<br />
nell’ultimo tempo della nona sinfonia di Beethoven, non<br />
possiamo ev<strong>it</strong>are di essere presi da una profonda malinconia.<br />
Quell’inno infatti celebra gli ideali culminanti di fratern<strong>it</strong>à<br />
e di libertà di tutti gli uomini così come li concepirono<br />
il secolo dei lumi e il primo Romanticismo. Ma non potrebbe<br />
esserci contrasto maggiore tra ciò che questo inno celebra,<br />
e la sublime musica di Beethoven esprime, e la nostra<br />
odierna s<strong>it</strong>uazione, ovvero ciò che nel frattempo siamo diventati.<br />
11. La crisi della scienza di cui Husserl parla è, in ultima<br />
analisi, la crisi della filosofia, cui la prima è connessa e consegue.<br />
In particolare Husserl parla della crisi della filosofia<br />
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