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CARLO SINI SCRIVERE IL FENOMENO - Filosofia.it

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leg<strong>it</strong>timo. Niente affatto leg<strong>it</strong>timo, però, è che esse dimentichino<br />

che la loro operazione metodico-astrattiva, e gli oggetti<br />

che ne derivano, sono tipiche formazioni spir<strong>it</strong>uali, rese<br />

possibili e accompagnate dalla Umwelt storica della civiltà<br />

occidentale, ovvero prodotti di quel mondo-della-v<strong>it</strong>a che e<br />

proprio del vissuto storico europeo. Gli scienziati naturalisti<br />

credono invece ingenuamente che le cose di cui parlano siano<br />

realtà assolute ed eterne, in sé compiute, cioè espressioni<br />

della realtà valide in tutti i tempi e in tutti i luoghi. Abbiamo<br />

così, paradossalmente, due nature: quella che è vissuta storicamente<br />

come mondo-della-v<strong>it</strong>a, vissuto che ha prodotto in<br />

Occidente l’idea della scientific<strong>it</strong>à naturale; e la natura che<br />

consegue per costruzione astrattiva da questa idea. La quale<br />

però ora pretende di sost<strong>it</strong>uirsi alla prima, di mettersi al suo<br />

posto e di assorbirla completamente in sé, ponendosi come<br />

natura unica e assolutamente esistente in una obiettiv<strong>it</strong>à astorica<br />

e sovrastorica.<br />

L’incapac<strong>it</strong>à delle scienze della natura e delle scienze dello<br />

spir<strong>it</strong>o di affrancarsi dal loro naturalismo e dai loro paradossi<br />

è, secondo Husserl, il fatto decisivo per comprendere la<br />

radice della crisi spir<strong>it</strong>uale europea. Come intenderemo infatti<br />

l’»Europa spir<strong>it</strong>uale» o «la forma spir<strong>it</strong>uale dell’Europa»?<br />

Come ne deriveremo un senso per la sua esistenza e una direzione<br />

per i suoi comp<strong>it</strong>i storici? La forma spir<strong>it</strong>uale dell’Europa<br />

non si caratterizza, evidentemente, in modo meramente<br />

geografico. Se andiamo a New York siamo ancora in<br />

Europa. C’è un’un<strong>it</strong>à di v<strong>it</strong>a e di azione, di lavoro sociale e<br />

culturale, di tradizione e di storia che fa sì che gli Stati Un<strong>it</strong>i<br />

d’America appartengano a pieno t<strong>it</strong>olo all’Europa spir<strong>it</strong>uale.<br />

Ma questa un<strong>it</strong>à è appunto stata determinata da un’idea filosofica<br />

immanente che ha dato inizio a una nuova epoca dell’uman<strong>it</strong>à:<br />

«un’epoca in cui l’uman<strong>it</strong>à europea vuole e può<br />

vivere ormai soltanto nella libera costruzione della propria<br />

esistenza, della propria v<strong>it</strong>a storica, in base alle idee della ragione<br />

e in base a comp<strong>it</strong>i infin<strong>it</strong>i».<br />

Come si caratterizza però questa idea filosofica immanente?<br />

Come e quando essa è venuta all’esistenza? Che senso ha<br />

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