CARLO SINI SCRIVERE IL FENOMENO - Filosofia.it
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stenza da ora in avanti si modella, o aspira a modellarsi, sulla<br />
ver<strong>it</strong>à. La ver<strong>it</strong>à ideale diviene un valore assoluto in sé. Questo<br />
valore finisce per investire tutte le norme tradizionali di<br />
bene e di bellezza, le norme del dir<strong>it</strong>to e del costume. E così<br />
che il filosofo, l’uomo della ver<strong>it</strong>à, assume, già con Platone,<br />
quella funzione arcontica, quella funzione di guida, che sottomette<br />
a sé il pol<strong>it</strong>ico, il poeta, l’uomo di scienza: a tutti costoro<br />
egli indica le «vere» final<strong>it</strong>à, cioè la ver<strong>it</strong>à assolutamente<br />
valida in ogni sfera della prassi, secondo l’ideale di<br />
una infin<strong>it</strong>a approssimazione alla ragione universale.<br />
In questo modo l’Europa si distacca dalla tradizione di tutti<br />
gli altri popoli. «La v<strong>it</strong>a nazionale stessa, scrive Husserl, e il<br />
complesso della cultura nazionale entrano in una fase di rivolgimento.<br />
Coloro che sono soddisfatti da un punto di vista<br />
conservatore della tradizione entreranno in confl<strong>it</strong>to con<br />
l’uman<strong>it</strong>à filosofica, e questa lotta avverrà certamente anche<br />
nella sfera del potere pol<strong>it</strong>ico. La persecuzione comincia già<br />
con gli inizi della filosofia. Coloro che vivono per le idee sono<br />
sospetti. Eppure, (e idee sono più forti di qualsiasi forza<br />
empirica». Esse infatti fanno valere i dir<strong>it</strong>ti della ragione. «Il<br />
termine ragione è un t<strong>it</strong>olo molto ampio. Secondo la buona<br />
vecchia definizione l’uomo è un essere razionale, e in questo<br />
senso anche il papuaso è un uomo e non un animale. Ha i<br />
suoi scopi e agisce razionalmente, riflette alle possibil<strong>it</strong>à pratiche.<br />
Le opere e i metodi, la cui razional<strong>it</strong>à può sempre di<br />
nuovo essere compresa, penetrano nella tradizione. Ma così<br />
come l’uomo, compreso il papuaso, rappresenta, rispetto all’animale,<br />
un nuovo grado dell’animal<strong>it</strong>à, la ragione filosofica<br />
rappresenta un nuovo grado dell’uman<strong>it</strong>à e della ragione.»<br />
Questo nuovo grado esige però (come già si dice nella conferenza<br />
di Praga) la «realizzazione» della filosofia: «II grado<br />
di un’esistenza umana retta dalle norme ideali di un comp<strong>it</strong>o<br />
infin<strong>it</strong>o, il grado dell’esistenza sub specie aeterni, è possibile<br />
soltanto nella assoluta universal<strong>it</strong>à, quella universal<strong>it</strong>à che è<br />
implic<strong>it</strong>a fin dall’inizio nell’idea della filosofia. La filosofia<br />
universale e tutte le singole scienze cost<strong>it</strong>uiscono sì un fenomeno<br />
parziale nell’amb<strong>it</strong>o della cultura europea. Ma è im-<br />
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