CARLO SINI SCRIVERE IL FENOMENO - Filosofia.it
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anche questo e non inutilmente); essa ci ha già sempre gettati<br />
nel mondo, come diceva Heidegger, negando nel contempo il<br />
mondo e assegnandolo a noi, alla nostra «coscienza trascendentale»,<br />
come diceva Husserl.<br />
9. Ci eravamo chiesti come si frange la relazione corpo-mondo.<br />
Le varie risposte hanno modificato e precisato meglio la domanda,<br />
la quale ora potrebbe suonare così: come si iscrive il<br />
corpo nel mondo? La «traccia» infatti «iscrive» il corpo ed è in<br />
questa «iscrizione» che accade quel paradosso del comprendere<br />
e dell’esser compresi che è alla base di ogni prassi. A questo<br />
punto però continuare a dire che la comune prassi quotidiana è<br />
un paradosso è a sua volta paradossale. E evidentemente più<br />
giusto dire che noi, impigliati nei nostri preconcetti intellettualistici,<br />
ci facciamo un’idea inadeguata o addir<strong>it</strong>tura sbagliata della<br />
prassi e così non riusciamo a portarla alla comprensione in<br />
modo corretto. È il nostro «sapere» che ha in sé paradossi e assurd<strong>it</strong>à<br />
ed è questo il nodo ora da sciogliere. Esso poi coincide<br />
con quella questione metodica dalla quale siamo part<strong>it</strong>i.<br />
Il mondo, dunque, si da sempre per profili di urgenze o di<br />
emozioni. Noi lo rintracciamo nelle sue tracce, che sono insieme<br />
i percorsi concreti nei quali si articola la nostra v<strong>it</strong>a. È sulla<br />
base di questa generale struttura «pratica» che posso avere il<br />
mondo come «spettacolo». Se il mondo è sempre quel determinato<br />
insieme di percorsi che ognuno ha, allora ognuno ha un’«immagine»<br />
del mondo. Essa è il risultato di ciò che via via è<br />
stato interiorizzato come possibil<strong>it</strong>à «alla mano» di cui disporre<br />
ed entro la quale muoversi. Questo quadro generale di riferimento<br />
ci è familiare così come il regista, si potrebbe dire, ha<br />
familiare e tiene in mente la sceneggiatura entro la quale si snoda<br />
la commedia che sta provando: castello medievale; bosco;<br />
sala del trono ecc.<br />
Tra queste immagini del mondo che abbiamo c’è anche quella<br />
del mondo in generale o considerato nella sua total<strong>it</strong>à obiettiva.<br />
Anch’essa è in realtà una immagine particolare come le altre, un<br />
determinato percorso di pensiero e di parola. L’interiorizzazione<br />
che ce l’ha resa familiare è il risultato del percorso millenario<br />
della nostra cultura filosofica e scientifica. Un percorso, si po-<br />
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