CARLO SINI SCRIVERE IL FENOMENO - Filosofia.it
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nella sua chiave Heidegger. Dal che si vede che le due chiavi non<br />
sono poi così lontane e inconciliabili come si crede e come i due<br />
stessi protagonisti della fenomenologia ebbero a credere: più che<br />
lontane, esse sono incomplete e incompiute, bisognose da entrambi<br />
i punti di vista di una integrazione e anzi di un approfondimento<br />
radicale, come qui si spera in segu<strong>it</strong>o di poter mostrare.<br />
19. Husserl parla molto spesso di «fondazione» e di «fondamento»,<br />
ma, almeno nella Krisis, è assolutamente consapevole che<br />
ogni fondazione e fondamento è un «significato» (un significato<br />
di ver<strong>it</strong>à) che si radica nell’evento della prassi, non un’ent<strong>it</strong>à metafisica<br />
in senso tradizionale. E ogni atto, ogni prassi, ha ancora<br />
in sé la correlazione, i cui poli possono essere nominati come coscienza<br />
e mondo, a patto però che non si irrigidiscano queste parole<br />
in categorie pregiudicate e superstiziose e a patto che ci si<br />
renda conto che anche ognuno dei due poli è a sua volta una correlazione<br />
coscienza-mondo. Propriamente non è dunque più possibile<br />
alcuna «ontologia» (come lo stesso Heidegger dovette scoprire),<br />
se essa è la tradizionale scienza dell’essere dell’ente, poiché<br />
l’essere è una intenzional<strong>it</strong>à (una relazione con-cost<strong>it</strong>utiva di<br />
natura «pratica»), e l’ente è volta a volta un significato, cioè di<br />
nuovo una relazione noetico-noematica, come diceva Husserl.<br />
Il rapporto uomo-mondo è così pensato come qualcosa di assolutamente<br />
originario e a suo modo inscindibile. Per questo Heidegger<br />
potè a sua volta dire che l’uomo non «sta» nel mondo<br />
come il pesce nell’acqua o la chiave nella toppa e porre conseguentemente<br />
il problema fenomenologico dell’«inessere» (dell’essere-nel-mondo)<br />
e il problema della «mond<strong>it</strong>à» del mondo:<br />
questioni che da sempre ag<strong>it</strong>ano il pensiero metafisico e che aprono<br />
nel contempo, in modo peculiare, il senso e il destino profondo<br />
del pensare nel nostro secolo, nonché le sue produttive<br />
«catastrofi».<br />
Husserl nella Krisis tentò di affidare al tema dell’a-priori<br />
universale della correlazione il comp<strong>it</strong>o di guidare quel recupero<br />
e quella revisione fenomenologica della evidenza delle operazioni<br />
intenzionali che sono, al tempo stesso, operazioni della soggettiv<strong>it</strong>à<br />
e intersoggettiv<strong>it</strong>à incarnate, e manifestazioni dell’intero orizzonte<br />
del senso del mondo che in quelle operazioni è espresso<br />
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