CARLO SINI SCRIVERE IL FENOMENO - Filosofia.it
CARLO SINI SCRIVERE IL FENOMENO - Filosofia.it
CARLO SINI SCRIVERE IL FENOMENO - Filosofia.it
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
prima dei filosofi e degli storici europei come Erodoto e Tucidide.<br />
Sicché tutte le «storie della cultura» che i nostri ed<strong>it</strong>ori<br />
dedicano compiaciuti all’India o alla Cina, tanto per dire,<br />
sono ingenue prevaricazioni retrospettive. Non c’è in quelle<br />
«culture» la capac<strong>it</strong>à e neppure l’esigenza di ordinare gli eventi<br />
in successione «storica». Ora, la nuova «storic<strong>it</strong>à» è un<br />
campo universale di lavoro. Esso si caratterizza appunto tram<strong>it</strong>e<br />
la cultura, intesa come individuale apprendimento di<br />
mezzi ideali infin<strong>it</strong>i; mezzi che, come tali, procedono più nel<br />
senso della informazione che non in quello, tradizionale, della<br />
formazione: fenomeno che si accentua nel mondo moderno<br />
(proprio a partire dall’Illuminismo, che peraltro, ha detto<br />
Husserl, ancora non rinuncia all’ideale formativo universale<br />
della filosofia), per entrare poi in una frenetica accentuazione<br />
nel nostro secolo, dominato dalla cibernetica e dalla Weltzivilisation,<br />
direbbe Heidegger. «Nell’orizzonte storico che precede<br />
la filosofia, scrive qui Husserl, non esiste un’altra forma<br />
culturale che sia in questo senso cultura ideale che conosce<br />
comp<strong>it</strong>i infin<strong>it</strong>i e universi di ideal<strong>it</strong>à».<br />
20. La nostra uman<strong>it</strong>à, in quanto caratterizzata dai comp<strong>it</strong>i infin<strong>it</strong>i<br />
di un’infin<strong>it</strong>a cultura, potrebbe definirsi, dice Husserl,<br />
«l’uman<strong>it</strong>à della teoria». Essa è l’uman<strong>it</strong>à del theorein, della<br />
«visione» e della episteme hystorike di cui parlava Plafone<br />
nel Sofista. Uman<strong>it</strong>à della teoria significa la stessa cosa di<br />
«uman<strong>it</strong>à della filosofia», cioè della «visione scientifica»,<br />
sicché là dove si fa teoria si da appunto compimento all’idea<br />
di filosofia (anche se il moderno scienziato lo ha dimenticato<br />
o lo ignora). Il suo modo di procedere è caratteristico: l’uman<strong>it</strong>à<br />
della teoria «sospende» ogni prassi fin<strong>it</strong>a, ogni prassi<br />
«presa» dal mondo, ogni prassi «in presa diretta», e non «riflessa»,<br />
come ama dire Husserl, In altre parole, sospende ogni<br />
irriflesso vigere della tradizione e del passato e li sottomette a<br />
«cr<strong>it</strong>ica». E quel che fa Socrate, che non accetta di accogliere<br />
irriflessivamente la tradizione come tradizione e che perciò<br />
Nietzsche ha ragione di considerare come il punto di svolta<br />
decisivo della «storia universale».<br />
Naturalmente la sospensione della prassi non ha lo scopo di<br />
54