CARLO SINI SCRIVERE IL FENOMENO - Filosofia.it
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tore disinteressato». Un uomo cioè che sospende i suoi interessi<br />
immediati per rivolgersi a interessi universali. Di qui<br />
l’origine prima di quella «epoche», di quella «sospensione<br />
del giudizio» che Husserl, come si sa, assume a base del metodo<br />
fenomenologico, rivivendo appunto nella fenomenologia<br />
l’intera e più profonda intenzional<strong>it</strong>à della prassi filosofica.<br />
Lo stupore dello «spettatore disinteressato» non si rivolge<br />
soltanto alla natura, all’»universo»; l’uomo apprende a rivolgerlo<br />
anche a se stesso. «In questo atteggiamento, dice Husserl,<br />
l’uomo considera innanzi tutto la molteplic<strong>it</strong>à delle nazioni,<br />
la propria, quelle straniere, col loro mondo circostante<br />
ovviamente valido per loro, con le loro tradizioni, i loro Dei,<br />
i loro Demoni, le loro potenze m<strong>it</strong>iche. Questa sorprendente<br />
contrapposizione rivela la differenza tra la rappresentazione<br />
del mondo e il mondo reale e pone il nuovo problema della<br />
ver<strong>it</strong>à». Se tutte le tradizioni sono particolari e «fin<strong>it</strong>e», e<br />
spesso assurdamente contrapposte (come i c<strong>it</strong>ati sofisti facevano<br />
notare), qual è allora la ver<strong>it</strong>à dell’uomo? E che significa<br />
ver<strong>it</strong>à? Se ad Atene sposi tua sorella finisci in carcere; se<br />
in Eg<strong>it</strong>to non la sposi ti processano. Ma allora, qual è il vero<br />
«bene», che cosa è «virtù» in ver<strong>it</strong>à? Quali ver<strong>it</strong>à devono r<strong>it</strong>enersi<br />
valide per tutti e in ogni luogo? Ovvero, come si esprimeva<br />
Socrate, che cosa è davvero caro agli Dei?<br />
21. Sollevando queste domande lo spettatore disinteressato<br />
solleva la questione cap<strong>it</strong>ale della filosofia, cioè la questione<br />
della ver<strong>it</strong>à «in sé», come già dicevano i greci: una ver<strong>it</strong>à che<br />
sia indipendente da ogni opinione o tradizione particolare. Il<br />
che significa però che, sul filo di questa domanda, la Umwelt<br />
di ogni popolo diviene ora una questione teorica e quindi anche<br />
il prodotto di una costruzione teorica infin<strong>it</strong>a. A questa<br />
costruzione dedica la sua v<strong>it</strong>a il filosofo, consacrandosi a<br />
quella infin<strong>it</strong>a ricerca senza la quale, disse Socrate in tribunale,<br />
la v<strong>it</strong>a non è nemmeno degna di essere vissuta.<br />
Ma non si tratta solo di un atteggiamento conosc<strong>it</strong>ivo. Nella<br />
questione della ver<strong>it</strong>à è in gioco una prassi di nuovo genere<br />
che trasforma l’intera esistenza umana, in quanto tale esi-<br />
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