28.05.2013 Views

CARLO SINI SCRIVERE IL FENOMENO - Filosofia.it

CARLO SINI SCRIVERE IL FENOMENO - Filosofia.it

CARLO SINI SCRIVERE IL FENOMENO - Filosofia.it

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

di evidenza apod<strong>it</strong>tica. Il dominio tecnico della terra imposto<br />

dall’Occidente è per ora solo un fatto, una accidental<strong>it</strong>à, e in<br />

questo senso un non-senso storico; solo un’autentica filosofia<br />

razionale può affrancarlo dalla sua attuale non-ver<strong>it</strong>à.<br />

La mancanza di una siffatta filosofia non giustifica né l’abbandono<br />

di ogni propos<strong>it</strong>o metodico e fondativo di tipo razionale,<br />

avallando la «frana» dell’irrazionalismo, e neppure, dice Husserl,<br />

una difesa sconsiderata e a tutti i costì del razionalismo europeo.<br />

La filosofia moderna, ha già riconosciuto Husserl, è piena<br />

di ingenu<strong>it</strong>à, dogmatismi, pregiudizi, buone intenzioni mancate.<br />

Essa ha voluto porre la ragione sul trono, al posto del re unto dal<br />

sacerdote, che non si sa mai bene da chi sarebbe unto a sua volta<br />

e così via. Ma la ragione messa sul trono è risultata poi un feticcio,<br />

talvolta persino peggiore del sovrano, del sacerdote e di tutti<br />

i precedenti untori: un feticcio gravato di pregiudizi non migliori<br />

(se mai possono esistere) di quelli che voleva combattere. Questa<br />

constatazione non giustifica peraltro l’abbandono del pensiero<br />

o la sua aggettivazione riduttiva e insulsa; cioè non autorizza<br />

a dire stupidaggini sul pensiero, peraltro così graziose e alla moda<br />

(sino a che lo sono). Per quale ragione dovremmo arrenderci,<br />

senza pensare, all’irrazionalismo? Quale sarebbe la ragione di<br />

questa rinuncia? E se la parola «ragione» non va più bene e non<br />

è più di buon gusto usarla, quale sarebbe almeno il «motivo»<br />

della rinuncia? Una mera constatazione di fatto, che la cosa va<br />

così e non c’è altro da dire? Ma chi lo dice e perché? Certo, la<br />

morte e il diavolo hanno una brutta faccia e fanno paura; ma forse<br />

essi non sono che la proiezione della nostra pigrizia, passiv<strong>it</strong>à<br />

e inconsistenza di uomini «franati» nel non-senso del vivere,<br />

nella moda del fatuo e dell’effimero così tipicamente «europea».<br />

13. A questo punto (siamo alla fine della conferenza di Praga)<br />

Husserl rivolge una domanda al suo pubblico che noi dobbiamo<br />

sentire come rivolta anche a noi stessi; in particolare la rivolge ai<br />

non pochi colleghi che lo stavano ascoltando. Noi filosofi che<br />

viviamo nel presente, dice, che dobbiamo pensare delle considerazioni<br />

svolte sin qui? Possiamo noi, dopo quello che sì è detto,<br />

tornarcene tranquilli al nostro lavoro momentaneamente interrotto?<br />

Supponiamo che quello che abbiamo detto sia in qualche<br />

35

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!