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La Sacra Bibbia (Giovanni Diodati) - Un poisson dans le net

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34:4—17 Geremia 1022<br />

mano ma sarai certamente preso e dato in suo potere, i tuoi occhi<br />

vedranno gli occhi del re di Babilonia, egli ti par<strong>le</strong>rà faccia a faccia<br />

4 e tu andrai a Babilonia. Tuttavia ascolta la parola dell’ Eterno, o<br />

Sedekia, re di Giuda: Così dice l’ Eterno riguardo a te: Non morirai<br />

5 di spada. Ma morirai in pace; e come bruciarono aromi per i tuoi<br />

padri, gli antichi re che furono prima di te, così bruceranno aromi<br />

per te e faranno cordoglio per te dicendo: Ahimè, Signore! Sì, io<br />

6 ho pronunciato questa parola, dice l’ Eterno. Il profeta Geremia<br />

disse tutte queste paro<strong>le</strong> a Sedekia, re di Giuda, in Gerusa<strong>le</strong>mme,<br />

7 mentre l’ esercito del re di Babilonia combatteva contro Gerusa<strong>le</strong>mme<br />

e contro tutte <strong>le</strong> città di Giuda che ancora rimanevano, cioè<br />

contro <strong>La</strong>kish e Azekah, che erano <strong>le</strong> uniche città fortificate rimaste<br />

8 fra <strong>le</strong> città di Giuda. Questa è la parola che fu rivolta dall’ Eterno<br />

a Geremia, dopo che il re Sedekia ebbe fatto un patto con tutto<br />

il popolo che era in Gerusa<strong>le</strong>mme per proclamare ad essi libertà:<br />

9 cioè che ognuno rimandasse liberi i suoi schiavi ebrei, tanto maschi<br />

che femmine, uomo o donna, affinché nessuno tenesse più schiavo<br />

10 alcun suo fratello giudeo. Tutti i principi e tutto il popolo che<br />

avevano aderito al patto acconsentirono a rimandare liberi ognuno<br />

il proprio schiavo e la propria schiava e a non tenerli più in schiavi-<br />

11 tù, e li rimandarono. In seguito però cambiarono parere e fecero<br />

ritornare gli schiavi e <strong>le</strong> schiave che avevano rimandati liberi e li<br />

12 assoggettarono di nuovo come loro schiavi e schiave. <strong>La</strong> parola<br />

13 dell’ Eterno fu quindi rivolta dall’ Eterno a Geremia, dicendo:<br />

Così dice l’ Eterno, il DIO d’ Israe<strong>le</strong>: Io stabilii un patto con i<br />

vostri padri il giorno che li feci uscire dal paese d’ Egitto, dalla<br />

14 casa di servitù, dicendo: Al termine di sette anni ognuno rimanderà<br />

libero il proprio fratello ebreo che gli è stato venduto; egli ti<br />

servirà sei anni, poi lo manderai via da te libero. Ma i vostri padri<br />

15 non mi ubbidirono e non prestarono orecchio. Voi oggi eravate<br />

tornati a fare ciò che è retto ai miei occhi, proclamando ciascuno<br />

la libertà del proprio fratello, e avevate stabilito un patto davanti<br />

16 a me, nel tempio, dove è invocato il mio nome. In seguito però<br />

avete cambiato parere e avete profanato il mio nome, perché avete<br />

fatto ritornare ciascuno il suo schiavo e la sua schiava che avevate<br />

rimandati liberi a loro piacere, e li avete assoggettati ad esservi<br />

17 come schiavi e schiave. Perciò così dice l’ Eterno: Voi non mi<br />

avete ubbidito proclamando la libertà ciascuno del proprio fratello<br />

e ciascuno del proprio prossimo. Ora ecco, io proclamo a voi la

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