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La Sacra Bibbia (Giovanni Diodati) - Un poisson dans le net

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1:16—2:5 I Samue<strong>le</strong> 390<br />

spirito e non ho bevuto né vino né bevanda inebriante, ma stavo<br />

effondendo la mia anima davanti all’ Eterno. Non considerare la<br />

tua serva una donna perversa, perché è l’ accesso del mio dolore<br />

e della mia afflizione che mi ha fatto parlare finora Allora Eli <strong>le</strong><br />

rispose: Va’ in pace, e il DIO d’ Israe<strong>le</strong> ti conceda ciò che gli hai<br />

richiesto. Ella rispose: Possa la tua serva trovare grazia ai tuoi<br />

occhi. Così la donna se ne andò per la sua via, prese cibo e il suo<br />

aspetto non fu più triste. Essi si alzarono al mattino presto e si<br />

prostrarono davanti all’ Eterno; poi partirono e ritornarono a casa<br />

loro a Ramah. Elkanah conobbe Anna, sua moglie, e l’ Eterno si<br />

ricordò di <strong>le</strong>i. A suo tempo, Anna concepì e partorì un figlio, a cui<br />

pose nome Samue<strong>le</strong>, dicendo: Perché l’ ho chiesto all’ Eterno. Allora<br />

il marito Elkanah salì con tutta la sua famiglia per offrire all’<br />

Eterno il sacrificio annua<strong>le</strong> e per adempiere il suo voto. Ma Anna<br />

non salì perché disse a suo marito: Io non salirò finché il bambino<br />

non sia divezzato; allora lo condurrò, perché sia presentato davanti<br />

all’ Eterno e vi rimanga per sempre. Suo marito Elkanah <strong>le</strong> rispose:<br />

Fa’ come meglio ti sembra; rimani finché tu l’ abbia divezzato,<br />

purché l’ Eterno adempia la sua parola!. Così la donna rimase a<br />

casa e allattò suo figlio finché non l’ ebbe divezzato. Dopo averlo<br />

divezzato, lo condusse con sé, assieme a tre torelli, un’ efa di farina<br />

e un otre di vino; e lo condusse nella casa dell’ Eterno a Sciloh. Il<br />

fanciullo era ancora giovane. Quindi loro immolarono un torello e<br />

condussero il fanciullo ad Eli. Anna gli disse: Signor mio! Com’ è<br />

vero che vive l’ anima tua, o mio signore, io sono quella donna che<br />

stava qui vicino a te a pregare l’ Eterno. Ho pregato per avere<br />

questo fanciullo, e l’ Eterno mi ha concesso ciò che gli ho chiesto.<br />

Perciò a mia volta lo dono all’ Eterno; finché egli vive sarà ceduto<br />

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all’ Eterno. E là si prostrarono davanti all’ Eterno.<br />

Allora Anna pregò e disse: Il mio cuore esulta nell’ Eterno, la<br />

mia forza è innalzata nell’ Eterno; la mia bocca si dilata contro i<br />

2 miei nemici, perché mi ral<strong>le</strong>gro della tua salvezza. Non c’ è alcuno<br />

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santo come l’ Eterno perché non c’ è alcun altro all’ infuori di te,<br />

né c’ è alcuna rocca come il nostro DIO. Non continuate a parlare<br />

con tanto orgoglio; non escano paro<strong>le</strong> arroganti dalla vostra bocca,<br />

perché l’ Eterno è un Dio di conoscenza, e da lui sono pesate <strong>le</strong><br />

4 azioni. Gli archi dei potenti sono spezzati, mentre i deboli sono<br />

5 cinti di forza. Quelli che erano sazi vanno a giornata per un po’ di<br />

pane, mentre quelli che erano affamati non soffrono più fame. Per-

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