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La Sacra Bibbia (Giovanni Diodati) - Un poisson dans le net

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10:2—17 I Re 500<br />

mone a motivo del nome dell’ Eterno, venne a metterlo alla prova<br />

2 con difficili domande. Essa giunse a Gerusa<strong>le</strong>mme con un grandissimo<br />

seguito, con cammelli carichi di aromi e con una grande<br />

quantità d’ oro e di pietre preziose; andò quindi da Salomone e<br />

3 parlò con lui di tutto ciò che aveva in cuore. Salomone rispose a<br />

tutte <strong>le</strong> sue domande, e non ci fu cosa alcuna che fosse nascosta<br />

4 al re e che egli non sapesse spiegare. Quando la regina di Sceba<br />

vide tutta la sapienza di Salomone, la casa che egli aveva costrui-<br />

5 to, i cibi della sua mensa, gli alloggi dei suoi servi, il servizio dei<br />

suoi camerieri e <strong>le</strong> loro vesti, i suoi coppieri e gli olocausti che egli<br />

6 offriva nella casa dell’ Eterno rimase senza fiato. Disse quindi al<br />

re: Era dunque vero ciò che avevo sentito nel mio paese circa <strong>le</strong><br />

7 tue paro<strong>le</strong> e la tua sapienza. Ma non ho creduto a queste cose<br />

finché non sono venuta io stessa e non ho visto con i miei occhi;<br />

ebbene, non mi era stato riferito neppure la metà. <strong>La</strong> tua sapienza<br />

e la tua prosperità sorpassano la fama di cui avevo sentito parla-<br />

8 re. Beata la tua gente, beati questi tuoi servi che stanno sempre<br />

9 davanti a te e ascoltano la tua sapienza! Sia benedetto l’ Eterno,<br />

il tuo DIO che si è compiaciuto di te, mettendoti sul trono d’<br />

Israe<strong>le</strong>! A motivo del suo eterno amore per Israe<strong>le</strong>, l’ Eterno ti ha<br />

10 stabilito re per esercitare giudizio e giustizia. Poi ella donò al re<br />

centoventi ta<strong>le</strong>nti d’ oro e una grande quantità di aromi e di pietre<br />

preziose. Non furono più portati tanti aromi quanti ne diede la<br />

11 regina di Sceba al re Salomone. (<strong>La</strong> flotta di Hiram che portava<br />

oro da Ofir, portò da Ofir una grande quantità di <strong>le</strong>gno di sanda-<br />

12 lo e di pietre preziose; con il <strong>le</strong>gno di sandalo il re fece sostegni<br />

per la casa dell’ Eterno e per il palazzo rea<strong>le</strong> e anche cetre e arpe<br />

per i cantori. Di questo <strong>le</strong>gno di sandalo non ne fu più portato<br />

13 e non se n’ è più visto fino al giorno d’ oggi). Il re Salomone<br />

diede alla regina di Sceba tutte <strong>le</strong> cose desiderate che ella chiese,<br />

oltre a ciò che Salomone <strong>le</strong> diede con la sua munificenza rega<strong>le</strong>.<br />

Poi ella riprese il cammino e tornò nel suo paese assieme ai suoi<br />

14 servi. Ora il peso dell’ oro che Salomone riceveva ogni anno era<br />

15 di seicentosessantasei ta<strong>le</strong>nti d’ oro, oltre quello che proveniva dai<br />

mercanti dal traffico dei commercianti, da tutti i re d’ Arabia e dai<br />

16 governatori del paese. Il re Salomone fece fare duecento grandi<br />

scudi d’ oro battuto, per ognuno dei quali adoperò seicento sicli d’<br />

17 oro, e trecento scudi d’ oro battuto, per ognuno dei quali adoperò<br />

tre mine d’ oro, il re li collocò nel palazzo della Foresta del Libano.

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