La Sacra Bibbia (Giovanni Diodati) - Un poisson dans le net

731 Giobbe 15:26—16:18
l’ Onnipotente, lanciandosi ostinatamente contro di lui con i suoi 26
forti scudi ornati di borchie. Anche se la sua faccia è coperta di 27
grasso, e i suoi fianchi sono rigonfi di pinguedine egli abita in città 28
desolate, in case disabitate, destinate a diventare mucchi di rovine.
Egli non si arricchirà e la sua fortuna non durerà, né i suoi averi 29
si estenderanno sulla terra. Non riuscirà a liberarsi dalle tenebre, 30
la fiamma farà seccare i suoi germogli, e sarà portato via dal soffio
della sua bocca. Non confidi nella vanità, ingannando se stesso, 31
perché la vanità sarà la sua ricompensa. Si compirà prima del 32
tempo, e i suoi rami non rinverdiranno più. Sarà come una vite 33
da cui si strappa l’ uva ancora acerba, come l’ ulivo da cui si scuote
il fiore. Poiché la famiglia degli ipocriti sarà sterile, e il fuoco 34
divorerà le tende dell’ uomo venale. Essi concepiscono iniquità e 35
partoriscono rovina; e il loro seno cova l’ inganno.
Allora Giobbe rispose e disse: Di cose come queste ne ho udi- 16, 2
te tante! Siete tutti dei consolatori molesti! Quando finiranno i 3
vostri discorsi vuoti? O che cosa ti spinge a rispondere? Anch’ 4
io potrei parlare come voi, se foste al mio posto, potrei mettere
assieme parole contro di voi scuotendo il mio capo contro di voi.
Ma vi incoraggerei con la mia bocca e il conforto delle mie labbra 5
allevierebbe il vostro dolore. Se parlo il mio dolore non è alle- 6
viato: se cesso di parlare, che sollievo ne ho? Ora però egli mi 7
ha ridotto allo stremo delle forze. Tu hai devastato l’ intera mia
famiglia mi hai coperto di rughe e questo testimonia contro di 8
me, la mia magrezza si leva e testimonia contro di me. La sua ira 9
mi dilania e mi perseguita, digrigna i denti contro di me. Il mio
nemico aguzza il suo sguardo su di me. Spalancando la loro bocca 10
contro di me, mi percuotono con disprezzo sulle guance, si radunano
assieme contro di me. Dio mi ha dato in balìa degli empi, mi 11
ha consegnato nelle mani dei malvagi. Vivevo tranquillo ma egli 12
mi ha distrutto, mi ha preso per il collo e mi ha fatto a pezzi, e ha
fatto di me il suo bersaglio. I suoi arcieri mi circondano da ogni 13
parte, mi trafigge i reni senza pietà, versa a terra il mio fiele. Egli 14
mi assale ripetutamente con violenza, mi si avventa contro come
un guerriero. Ho cucito un cilicio, sulla mia pelle, ho abbassato la 15
mia fronte nella polvere. Il mio viso è rosso per il pianto, e sulle 16
mie palpebre si posa l’ ombra di morte anche se non c’ è alcuna 17
violenza nelle mie mani e la mia preghiera e pura. O terra, non 18
coprire il mio sangue, e il mio grido non trovi alcun luogo di riposo.