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La Sacra Bibbia (Giovanni Diodati) - Un poisson dans le net

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795 Salmi 68:35—69:22<br />

maestà è sopra Israe<strong>le</strong> e la sua potenza è nei cieli. O DIO, tu sei 35<br />

tremendo dal tuo santuario; il DIO d’ Israe<strong>le</strong> è quello che dà forza<br />

e vigore al popolo. Benedetto sia DIO!<br />

Salvami, o DIO, 69<br />

perché <strong>le</strong> acque sono giunte fino alla gola. Sono affondato in un 2<br />

profondo pantano e non trovo alcun punto d’ Appoggio; sono giunto<br />

in acque profonde, e la corrente mi travolge. Sono stanco di 3<br />

gridare, la mia gola è riarsa; i miei occhi si consumano nell’ attesa<br />

del mio DIO. Quelli che mi odiano senza motivo sono più nume- 4<br />

rosi dei capelli del mio capo; sono potenti quelli che vorrebbero<br />

distruggermi e che mi sono nemici ingiustamente; sono costretto a<br />

restituire ciò che non ho rubato. O DIO, tu conosci la mia follia 5<br />

e <strong>le</strong> mie colpe non ti sono nascoste. Non siano confusi per causa 6<br />

mia quelli che sperano in te, o Signore, Eterno degli eserciti; non<br />

siano svergognati per causa mia quelli che ti cercano, o DIO d’<br />

Israe<strong>le</strong>. Per amor tuo io soffro vituperio, e la vergogna mi copre 7<br />

la faccia. sono diventato un estraneo per i miei fratelli e un fo- 8<br />

restiero per i figli di mia madre. Poiché lo zelo della tua casa mi 9<br />

ha divorato, e gli oltraggi di chi ti oltraggia sono caduti su di me.<br />

Ho pianto affliggendo l’ anima mia col digiuno, ma ciò mi è stato 10<br />

motivo d’ infamia. Ho pure indossato come vestito un sacco, ma 11<br />

sono divenuto per loro un oggetto di scherno. Quelli che siedono 12<br />

alla porta parlano di me, e sono divenuto la canzone degli ubriaconi.<br />

Ma quanto a me, o Signore, la mia preghiera s’ indirizza a 13<br />

te, o Eterno, nel tempo accettevo<strong>le</strong>; per la tua grande misericordia<br />

rispondimi, o DIO, nella certezza della tua salvezza. Tirami fuori 14<br />

dal pantano, perché non vi affondi, e fa’ che sia liberato da quelli<br />

che mi odiano e dal<strong>le</strong> acque profonde. Non mi sommerga la cor- 15<br />

rente del<strong>le</strong> acque, non m’ inghiottisca l’ abisso e non chiuda il pozzo<br />

la sua bocca su di me. Rispondimi, o Eterno, perché preziosa è 16<br />

la tua benignità; nel<strong>le</strong> tue grandi compassioni volgiti a me. Non 17<br />

nascondere il tuo volto dal tuo servo, perché sono nell’ angoscia;<br />

affrettati a rispondermi. Avvicinati a me e riscattami; liberami a 18<br />

motivo dei miei nemici. Tu conosci la mia infamia, la mia vergo- 19<br />

gna e il mio disonore; i miei nemici sono tutti davanti a te. L’ 20<br />

oltraggio mi ha rotto il cuore e sono tutto do<strong>le</strong>nte; ho aspettato<br />

chi mi confortasse, ma invano; ho atteso chi mi consolasse, ma non<br />

ci fu alcuno. Mi hanno invece dato fie<strong>le</strong> per cibo, e per dissetar- 21<br />

mi mi hanno dato da bere dell’ aceto Sia la loro mensa un laccio 22

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