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La Sacra Bibbia (Giovanni Diodati) - Un poisson dans le net

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19:18—34 II Samue<strong>le</strong> 468<br />

venti servi insieme a lui. Essi passarono il Giordano davanti al<br />

18 re. Essi passarono col traghetto per portare di là la famiglia del<br />

re e per fare ciò che sembrava bene al re. Intanto Scimei, figlio di<br />

Ghera, si prostrò davanti al re, nel momento in cui questi passava<br />

19 il Giordano, e disse al re: Non mi imputi il mio signore alcuna<br />

colpa e dimentichi il ma<strong>le</strong> che il tuo servo ha fatto il giorno in cui<br />

il re mio signore usciva da Gerusa<strong>le</strong>mme; il re non ne tenga conto.<br />

20 Poiché il tuo servo riconosce di aver peccato. Ed ecco, oggi sono<br />

stato il primo di tutta la casa di Giuseppe scendere incontro al re<br />

21 mio signore. Ma Abishai, figlio di Tseruiah, prese a dire: Non<br />

dovrebbe Scimei essere messo a morte per aver ma<strong>le</strong>detto l’ unto<br />

22 dell’ Eterno?. Davide disse: Che ho io da fare con voi, o figli di<br />

Tseruiah, che vi mostrate oggi miei avversari? Si può oggi mettere<br />

a morte qualcuno in Israe<strong>le</strong>? Non so io forse che oggi sono re d’<br />

23 Israe<strong>le</strong>?. Il re disse quindi a Scimei: Tu non morrai!. E il re glielo<br />

24 giurò, Anche Mefibosceth, nipote di Saul, scese incontro al re. Egli<br />

non si era curato i piedi, né spuntata la barba e non aveva lavato <strong>le</strong><br />

vesti dal giorno in cui il re era partito fino a quello in cui tornava<br />

25 in pace. Quando giunse da Gerusa<strong>le</strong>mme per incontrare il re, il<br />

26 re gli disse: Perché non sei venuto con me, Mefibosceth?. Egli<br />

rispose: O re, mio signore, il mio servo mi ha ingannato, perché il<br />

tuo servo aveva detto: Io mi farò sellare l’ asino, monterò e andrò<br />

27 col re, poiché il tuo servo è zoppo. Inoltre egli ha calunniato il<br />

tuo servo presso il re mio signore; ma il re mio signore è come<br />

28 un angelo di DIO; fa’ dunque ciò che ti piacerà. Tutti quelli<br />

della casa di mio padre infatti non meritavano altro che la morte<br />

davanti al re mio signore; ciò nonostante tu avevi posto il tuo<br />

servo fra quelli che mangiano alla tua mensa. Perciò qual diritto<br />

29 avrei ancora di gridare al re?. Il re gli disse: Non occorre che<br />

tu aggiunga altre paro<strong>le</strong>. Io ho deciso: Tu e Tsiba dividetevi <strong>le</strong><br />

30 terre. Allora Mefibosceth rispose al re: Prenda pure tutto, perché<br />

31 il re mio signore è tornato in pace a casa sua. Anche Barzillai,<br />

il Galaadita, scese da Roghelim e passò il Giordano col re, per<br />

32 accompagnarlo di là dal Giordano. Barzillai era molto vecchio:<br />

aveva ottant’ anni; era stato lui a fornire i viveri al re mentre<br />

33 questi si trovava a Mahanaim, perché era molto facoltoso. Il re<br />

disse a Barzillai: Vieni con me oltre il fiume e io provvederò al<br />

34 tuo sostentamento presso di me a Gerusa<strong>le</strong>mme. Ma Barzillai<br />

rispose al re: Quanti anni di vita mi rimangono ancora perché io

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