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La Sacra Bibbia (Giovanni Diodati) - Un poisson dans le net

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17 Genesi 14:23—15:18<br />

alzato la mia mano all’ Eterno, il Dio Altissimo, padrone dei cieli<br />

e della terra, che non avrei preso niente di ciò che ti appartiene, 23<br />

neppure un filo o un <strong>le</strong>gaccio dei calzari, perché tu non abbia a<br />

dire: Io ho arricchito Abramo. Non prenderò nulla per me ad 24<br />

eccezione di ciò che hanno mangiato i giovani e la parte che spetta<br />

agli uomini che sono venuti con me: Aner, Eshkol e Mamre; lascia<br />

che essi prendano la loro parte.<br />

Dopo queste cose, la parola dell’ Eterno fu rivolta in visione ad 15<br />

Abramo, dicendo: Non temere o Abramo, io sono il tuo scudo, e<br />

la tua ricompensa sarà grandissima. Ma Abramo disse: Signore, 2<br />

Eterno, che mi darai, perché sono senza figli e l’ erede della mia<br />

casa è Eliezer di Damasco?. Poi Abramo soggiunse: tu non mi 3<br />

hai dato alcuna discendenza; Ora ecco, uno nato in casa mia sarà<br />

mio erede. Allora la parola dell’ Eterno gli fu rivolta, dicendo: 4<br />

Questi non sarà tuo erede; ma colui che uscirà dal<strong>le</strong> tue viscere<br />

sarà tuo erede. Poi lo condusse fuori e gli disse: Mira il cielo e 5<br />

conta <strong>le</strong> stel<strong>le</strong>, se <strong>le</strong> puoi contare, quindi aggiunse: Così sarà la<br />

tua discendenza. Ed egli credette all’ Eterno, che glielo mise in 6<br />

conto di giustizia. Poi l’ Eterno gli disse: Io sono l’ Eterno che ti 7<br />

ho fatto uscire da Ur dei Caldei, per darti questo paese in eredità.<br />

E Abramo chiese: Signore, Eterno da che cosa posso io sapere 8<br />

che l’ avrò in eredità?. Allora l’ Eterno gli disse: Portami una 9<br />

giovenca di tre anni, una capra di tre anni, un montone di tre anni,<br />

una tortora e un piccione giovane. Allora Abramo gli portò tutti 10<br />

questi animali, li divise in due e pose ciascuna metà di fronte all’<br />

altra; ma non divise gli uccelli. Ora alcuni uccelli rapaci calarono 11<br />

sul<strong>le</strong> bestie morte ma Abramo li scacciò. Verso il tramontare del 12<br />

so<strong>le</strong>, un profondo sonno cadde su Abramo; ed ecco, uno spavento<br />

una oscurità profonda caddero su di lui. Allora l’ Eterno disse 13<br />

ad Abramo: Sappi per certo che i tuoi discendenti dimoreranno<br />

come stranieri in un paese che non sarà loro, e vi saranno schiavi<br />

e saranno oppressi per quattrocento anni. Ma io giudicherò la 14<br />

nazione di cui saranno stati servi; dopo questo, essi usciranno con<br />

grandi ricchezze. Quanto a te, te ne andrai in pace presso i tuoi 15<br />

padri, e sarai sepolto dopo una bella vecchiaia. Ma alla quarta 16<br />

generazione essi torneranno qui, perché l’ iniquità degli Amorei non<br />

è ancora giunta al colmo. Ora come il so<strong>le</strong> si fu coricato e scesero 17<br />

<strong>le</strong> tenebre, ecco una fornace fumante ed una torcia di fuoco passare<br />

in mezzo agli animali divisi. In quel giorno l’ Eterno fece un patto 18

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