La Sacra Bibbia (Giovanni Diodati) - Un poisson dans le net

83 Esodo 5:9—6:4
alcuna; poiché sono dei pigri; e per questo essi gridano, dicendo:
Andiamo a sacrificare al nostro DIO!. Sovraccaricate questi uo- 9
mini di duro lavoro, ed essi lo facciano senza dar retta a parole d’
inganno. Allora gli oppressori del popolo e i suoi sovrintendenti 10
uscirono e dissero al popolo: Così dice il Faraone: Io non vi darò
più paglia. Andate voi stessi a procurarvi della paglia dovunque 11
ne potete trovare, perché il vostro lavoro non sarà per nulla diminuito“.
Così il popolo si sparse per tutto il paese d’ Egitto, 12
per raccogliere stoppia al posto della paglia. E i sorveglianti li 13
sollecitavano dicendo: Ultimate il vostro lavoro giorno per giorno
come quando c’ era la paglia!. E i capi-squadra dei figli d’ Israele, 14
stabiliti su di loro dai sorveglianti del Faraone, furono battuti e fu
loro chiesto: Perché non avete ultimato, ieri e oggi come prima, la
quantità di mattoni prescritta?. Allora i capi-squadra dei figli d’ 15
Israele vennero a protestare dal Faraone, dicendo: Perché ti comporti
così coi tuoi servi? Non si dà più paglia ai tuoi servi, e ci 16
viene detto: Fate dei mattoni! Ed ecco, i tuoi servi sono battuti,
ma la colpa è del tuo popolo. Allora egli rispose: Siete pigri, 17
molto pigri! Per questo dite: Andiamo a sacrificare all’ Eterno.
Or dunque andate a lavorare! Non vi sarà data paglia, ma conse- 18
gnerete la stessa quantità di mattoni. I capi-squadra dei figli d’ 19
Israele si resero conto di trovarsi nei guai, perché veniva loro detto:
Non diminuite per nulla il numero dei mattoni prescritto giorno
per giorno. Poi, come uscivano dal Faraone, incontrarono Mosè e 20
Aaronne, che stavano ad aspettarli, e dissero loro: L’ Eterno volga 21
lo sguardo su di voi e giudichi, poiché ci avete resi odiosi agli occhi
del Faraone e agli occhi dei suoi servi nel mettere nelle loro mani
la spada per ucciderci. Allora Mosè tornò dall’ Eterno e disse: 22
Signore, perché hai messo questo popolo nei guai? Perché dunque
mi hai mandato? Poiché, da quando sono andato dal Faraone, a 23
parlare in tuo nome, egli ha fatto del male a questo popolo e tu
non hai affatto liberato il tuo popolo.
L’ Eterno disse a Mosè: Ora vedrai che cosa farò al Faraone; 6
poiché costretto da una mano potente li lascerà andare; sì, costretto
da una mano potente li caccerà dal suo paese. DIO parlò quindi 2
a Mosè e gli disse: Io sono l’ Eterno, e sono apparso ad Abraha- 3
mo, a Isacco e a Giacobbe, come Dio onnipotente; ma non mi ero
mai fatto conoscere da loro con il mio nome di Eterno. Ho pure 4
stabilito con loro il mio patto, promettendo di dar loro il paese di