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La Sacra Bibbia (Giovanni Diodati) - Un poisson dans le net

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38:22—39:8 Genesi 56<br />

del luogo dicendo: Dov’ è quella prostituta che stava a Enaim,<br />

sulla strada?. Essi risposero: Non c’ era alcuna prostituta qui.<br />

22 Così egli ritornò da Giuda e gli disse: Non l’ ho trovata; inoltre<br />

gli uomini del luogo mi hanno detto: Non c’ era alcuna prostituta<br />

23 qui. Allora Giuda disse: Si tenga pure il pegno, che non abbiamo<br />

a incorrere nel disprezzo. Ecco, io ho mandato questo capretto<br />

24 e tu non l’ hai trovata. Ora circa tre mesi dopo vennero a dire<br />

a Giuda: Tamar tua nuora si è prostituita; e, a motivo della sua<br />

prostituzione, ella è pure incinta. Allora Giuda disse: Conducetela<br />

25 fuori e sia arsa!. Come la conducevano fuori, ella mandò a dire al<br />

suocero: È l’ uomo a cui appartengono queste cose che mi ha resa<br />

incinta. E disse: Vedi se puoi riconoscere di chi siano queste cose:<br />

26 il Sigillo, il cordone e il bastone. Giuda li riconobbe e disse: Ella<br />

è più giusta di me, perché io non l’ ho data a Scelah mio figlio. Ed<br />

27 egli non ebbe più rapporti con <strong>le</strong>i. Quando venne il tempo in cui<br />

28 doveva partorire, ecco che <strong>le</strong> aveva in grembo due gemelli. Mentre<br />

partoriva, uno di essi mise fuori una mano, e la <strong>le</strong>vatrice la prese<br />

e vi <strong>le</strong>gò un filo scarlatto, dicendo: Questo è uscito per primo.<br />

29 Ma egli ritirò la sua mano, ed uscì fuori suo fratello. Allora la<br />

<strong>le</strong>vatrice disse: Come ti sei aperto una breccia Per questo motivo<br />

30 Fu chiamato Perets. Poi uscì suo fratello, che aveva attorno alla<br />

mano il filo scarlatto; e fu chiamato Zerah.<br />

39 Or Giuseppe fu portato in Egitto; e Potifar, ufficia<strong>le</strong> del Faraone,<br />

capitano del<strong>le</strong> guardie, un Egiziano, lo comprò dagli Ismaeliti che<br />

2 lo avevano portato laggiù. l’ Eterno fu con Giuseppe; ed egli<br />

3 prosperava e stava nella casa del suo padrone, l’ Egiziano. E il<br />

suo padrone vide che l’ Eterno era con lui, e che l’ Eterno faceva<br />

4 prosperare nel<strong>le</strong> sue mani tutto ciò che faceva. Così Giuseppe<br />

trovò grazia agli occhi di lui ed entrò al servizio persona<strong>le</strong> di Potifar,<br />

che lo fece soprintendente della sua casa e mise nel<strong>le</strong> sue mani tutto<br />

5 quanto possedeva. Dal momento che l’ ebbe fatto soprintendente<br />

della sua casa e di tutto quanto possedeva, l’ Eterno benedisse la<br />

casa dell’ Egiziano a motivo di Giuseppe; e la benedizione dell’<br />

6 Eterno fu su tutto quanto egli aveva, in casa e in campagna. Così<br />

Potifar lasciò tutto quanto aveva nel<strong>le</strong> mani di Giuseppe e non si<br />

preoccupava più di cosa alcuna, tranne del suo proprio cibo. Or<br />

7 Giuseppe era bello di forma e di bell’ aspetto. Dopo queste cose.<br />

avvenne che la moglie del suo padrone mise gli occhi su Giuseppe<br />

8 e gli disse: Coricati con me. Ma egli rifiutò e disse alla moglie del

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