La Sacra Bibbia (Giovanni Diodati) - Un poisson dans le net

64:9—65:13 Isaia 966
tavia, o Eterno, tu sei nostro padre; noi siamo l’ argilla e tu colui
9 che ci formi; noi tutti siamo opera delle tue mani. Non adirarti
troppo, o Eterno, e non ricordarti dell’ iniquità per sempre. Ecco,
10 guarda, ti preghiamo: noi tutti siamo il tuo popolo Le tue sante
città sono diventate un deserto, Sion è diventata un deserto, Ge-
11 rusalemme una desolazione. Il nostro santo e magnifico tempio,
dove i nostri padri ti celebrarono, è divenuto preda del fuoco e tut-
12 te le nostre cose più care sono state devastate. Davanti a queste
cose ti conterrai ancora, o Eterno, tacerai e ci affliggerai ancora
molto? Giudizio per i malvagi e salvezza per il residuo
65 Sono stato ricercato da quelli che non chiedevano di me, sono
stato trovato da quelli che non mi cercavano. Ho detto: Eccomi,
2 eccomi, a una nazione che non invocava il mio nome. Ho steso
tutto il giorno le mie mani verso un popolo ribelle che cammina
3 per una via non buona, seguendo i propri pensieri, un popolo che
mi provoca continuamente ad ira con sfrontataggine, che offre sa-
4 crifici nei giardini e brucia incenso su altari di mattoni, che sta
fra i sepolcri e passa le notti in luoghi segreti, che mangia carne
5 di porco e ha nei suoi vasi brodo di cose abominevoli, che dice:
Sta’ per conto tuo, non avvicinarti, perché sono più santo di te.
Queste cose sono per me un fumo nel naso, un fuoco che arde tut-
6 to il giorno. Ecco, tutto questo sta scritto davanti a me; io non
7 tacerò, ma ripagherò, sì, ripagherò nel loro grembo le vostre iniquità
e le iniquità dei vostri padri tutte insieme, dice l’ Eterno.
Essi hanno bruciato incenso sui monti e mi hanno oltraggiato sui
colli, perciò misurerò nel loro grembo il salario della loro condot-
8 ta passata. Così dice l’ Eterno: Come quando si trova succo nel
grappolo, si dice: Non distruggetelo, perché in esso c’ è una benedizione
così farò io per amor dei miei servi, e non distruggerò
9 ogni cosa. Io farò uscire da Giacobbe una progenie e da Giuda
un erede dei miei monti; i miei eletti possederanno il paese e i miei
10 servi vi abiteranno. Sharon diventerà un ovile di greggi e la valle
di Akor, un luogo di riposo per armenti, per il mio popolo che mi
11 cercherà. Ma voi che abbandonate l’ Eterno, che dimenticate il
mio santo monte, che preparate una mensa per Gad, e riempite
12 la coppa di vino drogato per Meni, vi destino alla spada, cadrete
tutti per la strage, perché quando ho chiamato non avete risposto,
quando ho parlato non avete dato ascolto, ma avete fatto ciò che
13 è male ai miei occhi e avete scelto ciò che mi dispiace. Perciò