La Sacra Bibbia (Giovanni Diodati) - Un poisson dans le net

5:7—6:10 Giobbe 722
7 polvere, e la fatica non germoglia dalla terra; ma l’ uomo nasce
8 per soffrire, come la favilla per volare in alto. Io però cercherei
9 Dio, e a Dio affiderei la mia causa, a lui, che fa cose grandi e
10 imperscrutabili meraviglie senza numero, che dà la pioggia sulla
11 terra e manda le acque sui campi innalza gli umili e mette al sicuro
12 in alto gli amitti. Rende vani i disegni degli scaltri, e così le loro
13 mani non possono eseguire i loro piani; prende i savi nella loro
14 astuzia, e il consiglio dei disonesti va presto in fumo. Di giorno
essi incappano nelle tenebre, in pieno mezzodì brancolano come
15 di notte; ma Dio salva il bisognoso dalla spada, dalla bocca dei
16 potenti e dalle loro mani. Così c’ è speranza per il misero, ma
17 l’ ingiustizia chiude la sua bocca. Ecco, beato l’ uomo che Dio
castiga perciò tu non disprezzare la correzione dell’ Onnipotente;
18 poiché egli fa la piaga, ma poi la fascia, ferisce, ma le sue mani
19 guariscono. In sei sventure egli ti libererà, sì, in sette il male
20 non ti toccherà. In tempo di carestia ti scamperà dalla morte, in
21 tempo di guerra dalla forza della spada. Sarai sottratto al flagello
22 della lingua, non temerai quando verrà la distruzione. Riderai
della distruzione e della carestia, e non avrai paura delle belve della
23 terra; poiché avrai un patto con le pietre del suolo, e le bestie dei
24 campi saranno in pace con te. Saprai che la tua tenda è al sicuro;
25 visiterai i tuoi pascoli e troverai che nulla manca. Ti renderai
conto che i tuoi discendenti sono numerosi, e i tuoi rampolli come
26 l’ erba dei campi. Scenderai nella tomba in età avanzata, come
27 nella sua stagione si raduna un mucchio di covoni. Ecco ciò che
abbiamo trovato; è così. Ascoltalo e fanne profitto.
6, 2 Allora Giobbe rispose e disse: Ah, se il mio dolore fosse interamente
pesato, e la mia sventura si mettesse insieme sulla bilancia,
3 sarebbe certamente più pesante della sabbia del mare! Per questo
4 le mie parole sono state sconsiderate. Poiché le frecce dell’ Onnipotente
sono dentro di me, il mio spirito ne beve il veleno; I terrori
5 di Dio sono schierati contro di me. L’ asino selvatico raglia forse
6 di fronte all’ erba, o muggisce il bue davanti al suo foraggio? Si
mangia forse un cibo insipido senza sale?, o c’ è qualche gusto nel
7 chiaro d’ uovo? La mia anima rifiuta di toccare simili cose, esse
8 sono per me come un cibo ripugnante. Oh, potessi avere ciò che
9 chiedo, e Dio mi concedesse ciò che spero! Volesse Dio schiac-
10 ciarmi, stendere la sua mano e distruggermi! Ho tuttavia questa
consolazione ed esulto nei dolori che non mi risparmiano, perché