La Sacra Bibbia (Giovanni Diodati) - Un poisson dans le net

783 Salmi 48:2—49:15
gno di somma lode nella città del nostro DIO, sul suo monte santo.
Bello per la sua altezza, gioia di tutta la terra è il monte Sion, 2
dalla parte del settentrione, la città del gran Re, Nei suoi palazzi 3
DIO si è fatto conoscere come una fortezza inespugnabile. Ecco, i 4
re si erano radunati e avanzavano assieme, ma appena la videro, 5
rimasero sbigottiti e fuggirono terrorizzati. Là furono presi da 6
tremore e come da doglie di parto, allo stesso modo che il vento 7
orientale spezza le navi di Tarshish. Come avevamo udito, così 8
abbiamo visto nella città dell’ Eterno degli eserciti, nella città del
nostro DIO, DIO la renderà stabile per sempre. Nel tuo tempio, 9
o DIO, noi abbiamo meditato sulla tua benignità. Come il tuo 10
nome, o DIO, così la tua lode giunge all’ estremità della terra, la
tua destra è piena di giustizia. Si rallegri il monte Sion, esultino 11
le figlie di Giuda per i tuoi giudizi. Fate il giro di Sion, visitatela, 12
contate le sue torri, osservate i suoi bastioni, ammirate i suoi pa- 13
lazzi, affinché possiate raccontarlo alla generazione futura. Poiché 14
questo DIO è il nostro DIO in eterno, sempre; egli sarà la nostra
guida fino alla morte.
Ascoltate, po- 49
poli tutti, porgete orecchio, abitanti del mondo, sì plebei e nobili, 2
ricchi e poveri assieme. La mia bocca proferirà parole di sapienza, 3
e la meditazione del mio cuore porterà intendimento. porgerò l’ 4
orecchio a un proverbio, esporrò il mio enigma con l’ arpa. Per- 5
ché dovrei temere nei giorni dell’ avversità, quando mi circonda la
malvagità dei miei avversari, quelli che confidano nei loro beni e 6
si gloriano nell’ abbondanza della loro ricchezza? Nessuno può in 7
alcun modo riscattare il proprio fratello, né dare a DIO il prezzo
del suo riscattò, perché il riscatto della sua anima è troppo caro, 8
e il suo costo non basterebbe mai, per far sì che egli viva per sem- 9
pre e non veda la fossa. Infatti tutti vedono che i savi muoiono e 10
che nello stesso modo periscono gli stolti e gli insensati, e lasciano
ad altri i loro beni. Internamente essi pensano che le loro case 11
dureranno per sempre, le loro abitazioni siano eterne, e così danno
i loro nomi alle terre. Eppure anche l’ uomo che vive nelle ric- 12
chezze non dura; egli è simile alle bestie che periscono. Questo è 13
il comportamento degli stolti e di quelli che li seguono e approvano
i loro discorsi. (Sela) Sono sospinti come pecore verso lo Sceol, la 14
morte li ingoierà, e al mattino gli uomini retti regneranno su di loro.
Il loro sfarzo svanirà nello Sceol lontano dalla loro dimora. Ma 15