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La Sacra Bibbia (Giovanni Diodati) - Un poisson dans le net

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30:9—23 II Croniche 656<br />

santificato per sempre e servite l’ Eterno, il vostro DIO, affinché<br />

9 l’ ardore della sua ira si allontani da voi. Poiché, se tornate all’<br />

Eterno, i vostri fratelli e i vostri figli saranno trattati con compassione<br />

da quelli che li hanno deportati e ritorneranno in questo<br />

paese, perché l’ Eterno, il vostro DIO, è c<strong>le</strong>mente e misericordioso<br />

10 e non ritirerà la sua faccia da voi, se ritornerete a lui. I corrieri<br />

passarono quindi di città in città nel paese di Efraim e Manasse<br />

fino a Zabulon; ma la gente li derideva e si faceva beffe di loro.<br />

11 Tuttavia alcuni uomini di Ascer, di Manasse e di Zabulon si umi-<br />

12 liarono e vennero a Gerusa<strong>le</strong>mme. Ma in Giuda la mano di DIO<br />

operò dando loro uno stesso cuore per eseguire l’ ordine del re e<br />

13 dei capi, secondo la parola dell’ Eterno. <strong>Un</strong>a grande folla si riunì<br />

a Gerusa<strong>le</strong>mme per ce<strong>le</strong>brare la festa degli Azzimi nel secondo<br />

14 mese; era un’ assemb<strong>le</strong>a enorme. Si <strong>le</strong>varono ed eliminarono gli<br />

altari che erano in Gerusa<strong>le</strong>mme; eliminarono pure tutti gli altari<br />

15 per l’ incenso e li gettarono nel torrente Kidron. Poi immolarono<br />

la Pasqua, il quattordicesimo giorno del secondo mese. I sacerdoti<br />

e i Leviti, pieni di vergogna, si santificarono e offrirono olocausti<br />

16 nella casa dell’ Eterno. Essi occuparono il proprio posto secondo<br />

<strong>le</strong> norme loro imposte dalla <strong>le</strong>gge di Mosè, uomo di DIO. I sacerdoti<br />

spruzzavano il sangue, che ricevevano dal<strong>le</strong> mani dei Leviti.<br />

17 Poiché molti nell’ assemb<strong>le</strong>a non si erano santificati, i Leviti avevano<br />

l’ incarico di immolare gli agnelli della Pasqua per tutti quelli<br />

18 che non erano puri, per consacrarli all’ Eterno. Infatti una gran<br />

parte del popolo, molti di Efraim, di Manasse, di Issacar e di Zabulon<br />

non si erano purificati, e mangiarono ugualmente la Pasqua,<br />

facendo diversamente di come era scritto. Ma Ezechia pregò per<br />

19 loro, dicendo: L’ Eterno, che è buono, perdoni chiunque ha disposto<br />

il proprio cuore a ricercare DIO, l’ Eterno, il DIO dei suoi<br />

20 padri, anche senza la purificazione richiesta dal santuario. E l’<br />

21 Eterno ascoltò Ezechia e guarì il popolo. Così i figli d’ Israe<strong>le</strong>,<br />

che si trovavano a Gerusa<strong>le</strong>mme, ce<strong>le</strong>brarono la festa degli Azzimi<br />

per sette giorni con grande al<strong>le</strong>grezza, mentre i Leviti e i sacerdoti<br />

lodavano ogni giorno l’ Eterno, cantando con strumenti sonori all’<br />

22 Eterno. Ezechia parlò al cuore di tutti i Leviti che mostravano<br />

buon intendimento del<strong>le</strong> cose dell’ Eterno. Così essi mangiarono<br />

per i sette giorni stabiliti dalla festa, offrendo sacrifici di ringrazia-<br />

23 mento e lodando l’ Eterno, il DIO dei loro padri. Quindi tutta l’<br />

assemb<strong>le</strong>a decise di ce<strong>le</strong>brare la festa per altri sette giorni; così la

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