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La Sacra Bibbia (Giovanni Diodati) - Un poisson dans le net

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26:4—22 Genesi 34<br />

e alla tua discendenza tutti questi paesi, e manterrò il giuramento<br />

4 che feci ad Abrahamo tuo padre, e moltiplicherò la tua discendenza<br />

come <strong>le</strong> stel<strong>le</strong> del cielo; darò alla tua discendenza tutti questi<br />

paesi, e tutte <strong>le</strong> nazioni della terra saranno benedette nella tua di-<br />

5 scendenza, Perché Abrahamo ubbidì alla mia voce e osservò i miei<br />

6 ordini, i miei comandamenti, i miei statuti e <strong>le</strong> mie <strong>le</strong>ggi. Così<br />

7 Isacco dimorò in Gherar. Quando la gente del luogo gli faceva<br />

domande intorno a sua moglie, egli rispondeva: È mia sorella, perché<br />

aveva paura di dire: È mia moglie, poiché pensava: Gli uomini<br />

del luogo potrebbero uccidermi a motivo di Rebecca, perché ella è<br />

8 di bell’ aspetto. Quando aveva già trascorso parecchio tempo in<br />

quel luogo, ad Abime<strong>le</strong>k, re dei Filistei, capitò di guardare dalla<br />

9 finestra e vide Isacco che accarezzava Rebecca sua moglie. Allora<br />

Abime<strong>le</strong>k chiamò Isacco e gli disse: Certamente costei è tua<br />

moglie; come mai hai tu detto: È mia sorella?. Isacco rispose: Per-<br />

10 ché dicevo: Non vorrei morire a motivo di <strong>le</strong>i“. Abime<strong>le</strong>k disse:<br />

Che cos’ è questo che ci hai fatto? Qualcuno del popolo avrebbe<br />

potuto facilmente coricarsi con tua moglie, e tu ci avresti tirato<br />

11 addosso una gran colpa. Così Abime<strong>le</strong>k diede quest’ ordine a tutto<br />

il popolo: Chiunque tocca quest’ uomo o sua moglie sarà senz’<br />

12 altro messo a morte. Isacco seminò in quel paese e in quell’ anno<br />

13 raccolse il centuplo; e l’ Eterno lo benedisse. Quest’ uomo divenne<br />

grande e continuò a crescere fino a divenire straordinariamente<br />

14 grande. Egli venne a possedere greggi di pecore, mandrie di buoi<br />

15 e un gran numero di servi. Così i Filistei lo invidiarono, perciò i<br />

Filistei turarono, riempiendoli di terra, tutti i pozzi che i servi di<br />

16 suo padre avevano scavati, al tempo di Abrahamo suo padre. Allora<br />

Abime<strong>le</strong>k disse a Isacco: Vattene da noi, poiché tu sei molto<br />

17 più potente di noi. Così Isacco se ne andò di là e si accampò nella<br />

18 val<strong>le</strong> di Gherar, e là dimorò. E Isacco scavò di nuovo i pozzi di<br />

acqua che erano stati scavati al tempo di Abrahamo suo padre, e<br />

che i Filistei avevano turati dopo la morte di Abrahamo; e pose<br />

19 loro gli stessi nomi che aveva loro posto suo padre. Poi i servi di<br />

Isacco scavarono nella val<strong>le</strong> e vi trovarono un pozzo di acqua viva.<br />

20 Ma i pastori di Gherar altercarono coi pastori d’ Isacco, dicendo:<br />

L’ acqua è nostra. Ed egli chiamò il pozzo Esek, perché quelli<br />

21 avevano conteso con lui. I servi scavarono quindi un altro pozzo,<br />

ma quelli altercarono anche per questo. E Isacco lo chiamò Sitnah.<br />

22 Allora egli se ne andò di là e scavò un altro pozzo per il qua<strong>le</strong> quelli

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