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La Sacra Bibbia (Giovanni Diodati) - Un poisson dans le net

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1429 Fatti degli Apostoli 17:14—31<br />

da Paolo anche a Berea, andarono pure là, mettendo in agitazione<br />

<strong>le</strong> fol<strong>le</strong>. Allora i fratelli fecero subito partire Paolo in direzione 14<br />

del mare, ma Sila e Timoteo rimasero là. Quelli che scortavano 15<br />

Paolo lo condussero fino ad Atene; poi, ricevuto da lui l’ incarico<br />

di dire a Sila e a Timoteo di raggiungerlo quanto prima, tornarono<br />

indietro. Ora, mentre Paolo li aspettava ad Atene, il suo spirito 16<br />

s’ inacerbiva in lui, vedendo la città piena di idoli. Egli dunque 17<br />

discuteva nella sinagoga con i Giudei e con <strong>le</strong> persone pie, e ogni<br />

giorno sulla piazza con quelli che incontrava. Con lui discutevano 18<br />

pure alcuni filosofi epicurei, e stoici. Alcuni dicevano: Che vuol dire<br />

questo cianciatore?. E gli altri: Egli pare essere un annunziatore<br />

di divinità straniere, perché annunziava loro Gesù e la risurrezione.<br />

Così lo presero e lo condussero nell’ Areopago, dicendo: Potrem- 19<br />

mo sapere qual è questa nuova dottrina che tu proponi? Poiché 20<br />

tu rechi cose strane ai nostri orecchi, vogliamo dunque sapere che<br />

cosa significano queste cose. Or tutti gli Ateniesi e i forestieri che 21<br />

dimoravano in quella città non avevano passatempo migliore che<br />

quello di dire o ascoltare qualche novità. Allora Paolo, stando in 22<br />

piedi in mezzo all’ Areopago, disse: Ateniesi, io vi trovo in ogni cosa<br />

fin troppo religiosi. Poiché, passando in rassegna e osservando 23<br />

gli oggetti del vostro culto, ho trovato anche un altare sul qua<strong>le</strong> era<br />

scritto: AL DIO SCONOSCIUTO. Quello dunque che voi adorate<br />

senza conoscerlo, io ve lo annunzio. Il Dio che ha fatto il mondo 24<br />

e tutte <strong>le</strong> cose che sono in esso, essendo Signore del cielo e della<br />

terra, non abita in templi fatti da mani d’ uomo, e non è servito 25<br />

dal<strong>le</strong> mani di uomini come se avesse bisogno di qualcosa, essendo<br />

lui che dà a tutti la vita, il fiato e ogni cosa; or egli ha tratto da 26<br />

uno solo tutte <strong>le</strong> stirpi degli uomini, perché abitassero sopra tutta<br />

la faccia della terra, avendo determinato <strong>le</strong> epoche prestabilite e i<br />

confini della loro abitazione, affinché cercassero il Signore, se mai 27<br />

riuscissero a trovarlo come a tastoni, benché egli non sia lontano da<br />

ognuno di noi. Poiché in lui viviamo, ci muoviamo e siamo, come 28<br />

persino alcuni dei vostri poeti hanno detto: Poiché siamo anche<br />

sua progenie. Essendo dunque noi progenie di Dio, non dobbiamo 29<br />

stimare che la deità sia simi<strong>le</strong> all’ oro o all’ argento o alla pietra<br />

o alla scultura d’ arte e d’ invenzione umana. Ma ora, passando 30<br />

sopra ai tempi dell’ ignoranza, Dio comanda a tutti gli uomini e<br />

dappertutto che si ravvedano. Poiché egli ha stabilito un giorno 31<br />

in cui giudicherà il mondo con giustizia, per mezzo di quell’ uomo

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