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La Sacra Bibbia (Giovanni Diodati) - Un poisson dans le net

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483 I Re 2:16—30<br />

egli disse: Tu sai che il regno mi apparteneva e che tutto Israe<strong>le</strong> si<br />

aspettava che io regnassi. Ma il regno mi è stato tolto ed è passato<br />

a mio fratello, perché a lui lo ha dato l’ Eterno. Ora ho una richie- 16<br />

sta da farti; non rifiutarmela. Ella rispose: Di’ pure. Allora egli 17<br />

disse: Ti prego, di’ al re Salomone, il qua<strong>le</strong> non ti rifiuterà nulla<br />

che mi dia in moglie Abishag, la Shunamita. Bath-Sceba rispose: 18<br />

Bene! Par<strong>le</strong>rò al re in tuo favore. Bath-Sceba si recò dunque dal 19<br />

re Salomone per parlargli in favore di Adonijah. Il re si alzò per<br />

andar<strong>le</strong> incontro, si inchinò davanti a <strong>le</strong>i, poi si pose a sedere sul<br />

suo trono e fece mettere un trono per la madre del re, ed ella si<br />

sedette alla sua destra. Ella disse: Ho una piccola richiesta da 20<br />

farti; non negarmela. Il re <strong>le</strong> rispose: Fa’ pure la richiesta, madre<br />

mia; io non te la negherò. Allora ella disse: Si dia Abishag 21<br />

la Shunamita in moglie a tuo fratello Adonijah. Il re Salomone 22<br />

rispose a sua madre e disse: Perché chiedi Abishag la Shunamita<br />

per Adonijah? Chiedi per lui anche il regno, perché è mio fratello<br />

maggiore; chiedilo per lui, per il sacerdote Abiathar e per Joab,<br />

figlio di Tseruiah!. Allora il re Salomone giurò per l’ Eterno, di- 23<br />

cendo: DIO mi faccia questo e anche peggio, se Adonijah non ha<br />

proferito questa parola a costo della sua vita! Ora perciò, com’ è 24<br />

vero che vive l’ Eterno, che mi ha stabilito, mi ha fatto sedere sul<br />

trono di Davide mio padre e mi ha fondato una casa come aveva<br />

promesso, oggi Adonijah sarà messo a morte!. Così il re Salomone 25<br />

mandò Benaiah, figlio di Jehoiada, che piombò addosso a Adonijah<br />

e questi morì. Poi il re disse al sacerdote Abiathar: Vattene 26<br />

ad Anathoth nei tuoi campi, perché tu meriti la morte, ma non ti<br />

farò morire oggi, perché hai portato l’ arca del Signore, l’ Eterno,<br />

davanti a mio padre Davide, e perché hai partecipato a tutte <strong>le</strong><br />

sofferenze di mio padre. Così Salomone allontanò Abiathar dall’ 27<br />

ufficio di sacerdote dell’ Eterno, perché si adempisse la parola che<br />

l’ Eterno aveva pronunziato riguardo alla casa di Eli a Sciloh. In- 28<br />

tanto la notizia giunse a Joab, perché Joab aveva seguito Adonijah,<br />

ma non aveva seguito Absalom. Perciò egli si rifugiò nel tabernacolo<br />

dell’ Eterno e si afferrò ai corni dell’ altare. Fu quindi riferito 29<br />

al re Salomone: Joab si è rifugiato nel tabernacolo dell’ Eterno<br />

ed è vicino all’ altare. Allora Salomone mandò Benaiah, figlio di<br />

Jehoiada, dicendogli: Va’, colpiscilo!. Così Benaiah entrò nel ta- 30<br />

bernacolo dell’ Eterno e disse a Joab: Così dice il re: Vieni fuori!“.<br />

Quegli rispose: No, voglio morire qui!. Benaiah riferì la cosa al re,

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