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La Sacra Bibbia (Giovanni Diodati) - Un poisson dans le net

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3 Genesi 2:8—3:2<br />

narici un alito di vita, e l’ uomo divenne un essere vivente. Poi 8<br />

l’ Eterno DIO piantò un giardino in Eden, ad oriente, e vi pose<br />

l’ uomo che aveva formato. E l’ Eterno DIO fece spuntare dal 9<br />

suolo ogni sorta di alberi piacevoli a vedersi e i cui frutti erano<br />

buoni da mangiare; in mezzo al giardino vi erano anche l’ albero<br />

della vita e l’ albero della conoscenza del bene e del ma<strong>le</strong>. <strong>Un</strong> 10<br />

fiume usciva da Eden per irrigare il giardino e di là si divideva per<br />

divenire quattro corsi d’ acqua. Il nome del primo è Pishon; è 11<br />

quello che circonda tutto il paese di Havilah, dov’ è l’ oro; e l’ 12<br />

oro di quel paese è buono; là si trovano pure il bdellio e la pietra<br />

d’ onice. Il nome del secondo fiume è Ghihon, ed è quello che 13<br />

circonda tutto il paese di Cush. Il nome del terzo fiume che è il 14<br />

Tigri, ed è quello che scorre a est dell’ Assiria. E il quarto fiume<br />

è l’ Eufrate. L’ Eterno DIO prese dunque l’ uomo e lo pose nel 15<br />

giardino dell’ Eden perché lo lavorasse e lo custodisse. E l’ Eterno 16<br />

DIO comandò l’ uomo dicendo: Mangia pure liberamente di ogni<br />

albero del giardino; ma dell’ albero della conoscenza del bene e 17<br />

del ma<strong>le</strong> non ne mangiare, perché nel giorno che tu ne mangerai,<br />

per certo morrai. Poi l’ Eterno DIO disse: Non è bene che l’ uomo 18<br />

sia solo; io gli farò un aiuto conveniente a lui. E l’ Eterno DIO 19<br />

formò dalla terra tutti gli animali dei campi e tutti gli uccelli dei<br />

cieli e li condusse dall’ uomo per vedere come li avrebbe chiamati;<br />

e in qualunque modo l’ uomo avesse chiamato ogni essere vivente,<br />

quello doveva essere il suo nome. E l’ uomo diede dei nomi a tutto 20<br />

il bestiame, agli uccelli del cielo e ad ogni anima<strong>le</strong> dei campi; ma<br />

per l’ uomo non si trovò alcun aiuto conveniente per lui. Allora 21<br />

l’ Eterno DIO fece cadere un profondo sonno sull’ uomo, che si<br />

addormentò; e prese una del<strong>le</strong> sue costo<strong>le</strong>, e rinchiuse la carne al<br />

suo posto. Poi l’ Eterno DIO con la costola che aveva tolta all’ 22<br />

uomo ne formò una donna e la condusse all’ uomo. E l’ uomo 23<br />

disse: Questa finalmente è ossa del<strong>le</strong> mie ossa e carne della mia<br />

carne. Lei sarà chiamata donna perché è stata tratta dall’ uomo.<br />

Perciò l’ uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, 24<br />

e saranno una sola carne. E l’ uomo e sua moglie erano ambedue 25<br />

nudi e non ne avevano vergogna.<br />

Ora il serpente era il più astuto di tutte <strong>le</strong> fiere dei campi che 3<br />

l’ Eterno DIO aveva fatto, e disse alla donna: Ha DIO veramente<br />

detto: Non mangiate di tutti gli alberi del giardino?. E la donna 2<br />

rispose al serpente: Del frutto degli alberi del giardino ne possiamo

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