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La Sacra Bibbia (Giovanni Diodati) - Un poisson dans le net

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9:13—10:1 agli Ebrei 1560<br />

una volta per sempre nel santuario, non con sangue di capri e di<br />

vitelli, ma col proprio sangue, avendo acquistato una redenzione<br />

13 eterna. Infatti, se il sangue dei tori e dei capri e la cenere di una<br />

giovenca aspersi sopra i contaminati li santifica, purificandoli nella<br />

14 carne, quanto più il sangue di Cristo, che mediante lo Spirito eterno<br />

offerse se stesso puro di ogni colpa a Dio, purificherà la vostra<br />

15 coscienza dal<strong>le</strong> opere morte per servire il Dio vivente! E perciò<br />

egli è il mediatore del nuovo patto affinché, essendo intervenuta<br />

la morte per il riscatto dal<strong>le</strong> trasgressioni commesse sotto il primo<br />

16 patto, i chiamati ricevano la promessa dell’ eterna eredità. Poiché<br />

dove c’ è un testamento, ci deve essere necessariamente anche la<br />

17 morte del testatore. Il testamento infatti è valido solo dopo la<br />

morte di qualcuno, perché non ha alcuna forza mentre vive anco-<br />

18 ra il testatore. Per questo neppure il primo fu inaugurato senza<br />

19 sangue. Infatti, quando tutti i comandamenti secondo la <strong>le</strong>gge<br />

furono proclamati da Mosè a tutto il popolo, egli, preso il sangue<br />

dei vitelli e dei capri, con acqua, lana scarlatta e issopo, asperse<br />

20 il libro stesso e tutto il popolo, dicendo Questo è il sangue del<br />

21 patto che Dio ha ordinato per voi. Parimenti con quel sangue egli<br />

22 asperse pure il tabernacolo e tutti gli arredi del servizio divino. E,<br />

secondo la <strong>le</strong>gge, quasi tutte <strong>le</strong> cose sono purificate col sangue; e<br />

23 senza spargimento di sangue non c’ è perdono dei peccati. Era<br />

dunque necessario che i modelli del<strong>le</strong> cose ce<strong>le</strong>sti fossero purificati<br />

con queste cose; ma <strong>le</strong> cose ce<strong>le</strong>sti stesse lo dovevano essere con<br />

24 sacrifici più eccel<strong>le</strong>nti di questi. Cristo infatti non è entrato in<br />

un santuario fatto da mani d’ uomo, figura del<strong>le</strong> cose vere, ma nel<br />

cielo stesso per comparire ora davanti alla presenza di Dio per noi,<br />

25 e non per offrire se stesso più volte, come il sommo sacerdote che<br />

26 entra ogni anno nel santuario con sangue, non suo. altrimenti egli<br />

avrebbe dovuto soffrire più volte dalla fondazione del mondo; ma<br />

ora, una sola volta, alla fine del<strong>le</strong> età, Cristo è stato manifestato<br />

27 per annullare il peccato mediante il sacrificio di se stesso. E come<br />

è stabilito che gli uomini muoiano una sola volta, e dopo ciò viene<br />

28 il giudizio, così anche Cristo, dopo essere stato offerto una sola<br />

volta per prendere su di sé i peccati di molti, apparirà una seconda<br />

volta senza peccato a coloro che lo aspettano per la salvezza.<br />

10 <strong>La</strong> <strong>le</strong>gge infatti, avendo solo l’ ombra dei beni futuri e non la<br />

realtà stessa del<strong>le</strong> cose, non può mai rendere perfetti quelli che si<br />

accostano a Dio con gli stessi sacrifici che vengono offerti continua-

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