La Sacra Bibbia (Giovanni Diodati) - Un poisson dans le net

1437 Fatti degli Apostoli 21:29—22:8
dei Greci nel tempio e ha contaminato questo santo luogo. Infatti 29
avevano in precedenza visto Trofimo di Efeso in città con Paolo, e
pensavano che egli lo avesse condotto nel tempio. E tutta la città 30
fu in subbuglio, e ci fu un accorrere di gente; e, preso Paolo, lo trascinarono
fuori del tempio e subito furono serrate le porte. Ora, 31
mentre essi cercavano di ucciderlo, al tribuno della coorte giunse la
notizia che tutta Gerusalemme era sottosopra. Immediatamente 32
egli, presi dei soldati e dei centurioni, corse verso di loro. E questi,
visto il tribuno e i soldati, smisero di battere Paolo. Allora il 33
tribuno, avvicinatosi, lo prese e comandò che fosse legato con due
catene, poi domandò chi fosse e che cosa avesse fatto. Tra la folla 34
gli uni gridavano una cosa e gli altri un’ altra; non potendo perciò
sapere nulla di certo per il tumulto, comandò che fosse condotto
nella fortezza. Quando arrivò alla gradinata, egli dovette essere 35
portato dai soldati per la violenza della folla, perché la massa del 36
popolo lo seguiva, gridando: A morte. Mentre Paolo stava per 37
essere introdotto nella fortezza, disse al tribuno: Mi è lecito dirti
qualcosa?. Quegli rispose: Sai il greco? Non sei tu quell’ Egiziano 38
che tempo fa insorse e condusse nel deserto quei quattromila briganti?.
Ma Paolo disse: Io sono un Giudeo di Tarso, cittadino di 39
quella non oscura città di Cilicia; or ti prego di lasciarmi parlare
al popolo. Avendoglielo permesso, Paolo, stando in piedi sopra la 40
gradinata, fece cenno con la mano al popolo. E, fattosi un gran
silenzio, parlò in lingua ebraica dicendo:
Fratelli e padri, ascoltate ciò che ora vi dico a mia difesa. Nell’ 22, 2
udire che parlava loro in lingua ebraica, fecero ancor più silenzio.
Poi disse: In verità io sono un Giudeo, nato in Tarso di Cilicia 3
e allevato in questa città ai piedi di Gamaliele, educato nella rigorosa
osservanza della legge dei padri, pieno di zelo di Dio, come
oggi lo siete voi tutti; io ho perseguitato fino alla morte questa 4
Via, legando e mettendo in prigione uomini e donne, come mi so- 5
no testimoni il sommo sacerdote e tutto il sinedrio, degli anziani,
dai quali avendo anche ricevuto lettere per i fratelli, mi recavo a
Damasco per condurre prigionieri a Gerusalemme anche quelli che
erano là, perché fossero puniti. Or avvenne che, mentre io ero in 6
cammino e mi avvicinavo a Damasco, intorno a mezzogiorno, all’
improvviso una gran luce dal cielo mi folgorò d’ intorno. Ed io 7
caddi a terra e udii una voce che mi diceva: Saulo, Saulo, perché
mi perseguiti?. Io risposi: Chi sei, Signore? Egli mi disse: Io sono 8