La Sacra Bibbia (Giovanni Diodati) - Un poisson dans le net

777 Salmi 38:1—39:5
O Eterno, non sgridarmi 38
nella tua indignazione, e non punirmi nella tua ira. Poiché le tue 2
frecce mi hanno trafitto, e la tua mano mi schiaccia. Non c’ è nulla 3
di sano nella mia carne, a causa della tua ira; non c’ è requie alcuna
nelle mie ossa, a causa del mio peccato. Le mie iniquità infatti 4
superano il mio capo; sono come un grave carico, troppo pesante
per me. Le mie piaghe sono fetide e purulenti per la mia follia. 5
Sono tutto ricurvo e abbattuto, vado in giro tutto il giorno facendo 6
cordoglio, perché i miei lombi sono pieni d’ infiammazione, e non 7
vi è nulla di sano nella mia carne. Sono sfinito e contuso; ruggisco 8
per il fremito del mio cuore. O Signore, ogni mio desiderio è 9
davanti a te, e i miei sospiri non ti sono nascosti. Il mio cuore 10
palpita, la mia forza mi lascia; la luce stessa dei miei occhi se n’ è
andata. I miei amici e i miei compagni stanno lontani dalla mia 11
piaga, e i miei vicini si fermano a distanza. Quelli che cercano la 12
mia vita mi tendono lacci, e quelli che cercano di farmi del male
parlano di rovina e meditano inganni tutto il giorno. Ma io sono 13
come un sordo che non ode e come un muto che non apre bocca.
Sì, sono come un uomo che non sente, e che non può rispondere 14
con la sua bocca. Poiché spero in te, o Eterno, tu risponderai, 15
o Signore, DIO mio. Poiché ho detto: Non si rallegrino di me, e 16
quando il mio piede vacilla, non s’ innalzino contro di me. Mentre 17
sono sul punto di cadere e il mio dolore è continuamente davanti a
me, mentre confesso il mio peccato e sono angosciato per la mia 18
colpa, i miei nemici sono pieni di vita e sono forti, e quelli che mi 19
odiano senza motivo si moltiplicano. Anche quelli che mi rendono 20
male per bene mi perseguitano, perché seguo il bene. O Eterno, 21
non abbandonarmi, DIO mio, non allontanarti da me. Affrettati 22
in mio aiuto, o Signore, mia salvezza,
Io dice- 39
vo: Veglierò sulla mia condotta, per non peccare con la mia lingua
metterò un freno alla mia bocca mentre l’ empio mi sta davanti.
Sono rimasto muto e calmo, mi sono addirittura trattenuto dal be- 2
ne, e il mio dolore si è inasprito. Il mio cuore ardeva dentro di 3
me; mentre meditavo, un fuoco si è acceso; allora ho parlato con la
mia lingua: O Eterno, fammi conoscere la mia fine e quale sia la 4
misura dei miei giorni; fa’ che io sappia quanto sono fragile. Ecco, 5
tu hai ridotto i miei giorni alla lunghezza di un palmo, e la durata
della mia vita è come niente davanti a te; sì, ogni uomo nel suo sta-