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La Sacra Bibbia (Giovanni Diodati) - Un poisson dans le net

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27:16—28:22 Giobbe 740<br />

16 polti dalla morte, e <strong>le</strong> loro vedove non piangeranno. Se ammassa<br />

17 argento come polvere e accumula vestiti come fango, egli li accumula,<br />

ma li indosserà il giusto, e l’ argento lo spartirà l’ innocente.<br />

18 Egli costruisce la sua casa come una tarma, come un capanno fatto<br />

19 da un guardiano. Il ricco si corica, ma non sarà riunito ai suoi;<br />

20 apre gli occhi e non è più. Terrori lo sorprendono come acque;<br />

21 nel cuore della notte un uragano lo rapisce furtivamente. Il vento<br />

orienta<strong>le</strong> lo porta via e se ne va, lo spazza via come un turbine dal<br />

22 suo posto. Esso gli si scaglia contro senza pietà, mentre egli cerca<br />

23 disperatamente di sfuggire alla sua mano, la gente batte beffardamente<br />

<strong>le</strong> mani nei suoi confronti e fischia dietro a lui dal suo<br />

posto.<br />

28 Certamente c’ è una miniera per l’ argento, e un posto e si raffina<br />

2 l’ oro. Il ferro viene estratto dal suolo, e la pietra fusa dà il rame.<br />

3 L’ uomo pone fine al<strong>le</strong> tenebre ed esplora i più profondi recessi<br />

in cerca di pietre sepolte nell’ oscurità e nell’ ombra di morte.<br />

4 Perfora un pozzo lontano dall’ abitato, in posti dimenticati dai<br />

5 pedoni; sono sospesi e oscillano lontani dagli uomini. Quanto alla<br />

terra da essa viene il pane, ma di sotto è sconvolta come dal fuoco.<br />

6 Le sue pietre sono la dimora di zaffiri e contiene polvere d’ oro.<br />

7 L’ uccello rapace non ne conosce il sentiero né l’ ha mai scorto l’<br />

8 occhio del falco. Le bestie feroci non l’ hanno battuto e il <strong>le</strong>one<br />

9 non vi è mai passato. L’ uomo mette la mano sulla selce e rovescia<br />

10 dal<strong>le</strong> radici <strong>le</strong> montagne. Scava gal<strong>le</strong>rie nel<strong>le</strong> rocce, e il suo occhio<br />

11 vede tutto ciò che è prezioso. Ostruisce corsi d’ acqua perché<br />

12 non scorrano, e porta alla luce <strong>le</strong> cose nascoste. Ma dove si può<br />

13 trovare la sapienza, e dov’ è il luogo dell’ intelligenza? L’ uomo<br />

14 non ne conosce il valore e non si trova sulla terra dei viventi. L’<br />

15 abisso dice: Non è in me; il mare dice: Non sta presso di me Non<br />

la si ottiene in cambio d’ oro raffinato né la si compra a peso d’<br />

16 argento. Non la si acquista con l’ oro di Ofir, con l’ onice prezioso<br />

17 o con lo zaffiro. L’ oro e il cristallo non la possono uguagliare<br />

18 né si scambia per vasi d’ oro fino. Il corallo e il cristallo non<br />

meritano neppure di essere nominati; il valore della sapienza val<br />

19 più del<strong>le</strong> per<strong>le</strong>. Il topazio di Etiopia non la può uguagliare e non<br />

20 può essere valutata con oro puro. Ma allora da dove viene la<br />

21 sapienza e dov’ è il luogo dell’ intelligenza? Essa è nascosta agli<br />

22 occhi di ogni vivente, è celata agli uccelli del cielo. Abaddon e<br />

la morte dicono: Ne abbiamo sentito parlare con i nostri orecchi

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