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La Sacra Bibbia (Giovanni Diodati) - Un poisson dans le net

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1479 I a’ Corinti 8:1—9:9<br />

Ora, riguardo al<strong>le</strong> cose sacrificate agli idoli, noi sappiamo che 8<br />

tutti abbiamo conoscenza; la conoscenza gonfia, ma l’ amore edifica.<br />

Ora, se uno pensa di sapere qualche cosa, non sa ancora 2<br />

nulla di come egli dovrebbe sapere. Ma se uno ama Dio, egli è 3<br />

da lui conosciuto. Perciò quanto al mangiare <strong>le</strong> cose sacrificate 4<br />

agli idoli, noi sappiamo che l’ idolo non è nulla nel mondo, e che<br />

non vi è alcun altro Dio, se non uno solo, E infatti, anche se vi 5<br />

sono i cosiddetti dèi sia in cielo che in terra (come vi sono molti<br />

dèi e molti signori), per noi c’ è un solo Dio, il Padre dal qua<strong>le</strong> 6<br />

sono tutte <strong>le</strong> cose e noi in lui; e un solo Signore, Gesù Cristo, per<br />

mezzo del qua<strong>le</strong> sono tutte <strong>le</strong> cose, e noi esistiamo per mezzo di<br />

lui. Ma la conoscenza non è in tutti; anzi alcuni, avendo finora 7<br />

consapevo<strong>le</strong>zza dell’ idolo, mangiano come di una cosa sacrificata<br />

all’ idolo; e la loro coscienza, essendo debo<strong>le</strong>, ne è contaminata.<br />

Ora un cibo non ci rende graditi a Dio; se mangiamo, non abbia- 8<br />

mo nulla di più, e se non mangiamo, non abbiamo nulla di meno.<br />

Badate però che questa vostra libertà non divenga un intoppo per 9<br />

i deboli. Perché se qualcuno vede te, che hai conoscenza, seduto 10<br />

a tavola in un tempio di idoli, la coscienza di lui, che è debo<strong>le</strong>, non<br />

sarà forse incoraggiata a mangiare <strong>le</strong> cose sacrificate agli idoli? E 11<br />

così, a causa della tua conoscenza perirà il fratello debo<strong>le</strong>, per il<br />

qua<strong>le</strong> Cristo è morto. Ora, peccando così contro i fratelli e feren- 12<br />

do la loro coscienza debo<strong>le</strong>, voi peccate contro Cristo. Perciò, se 13<br />

un cibo scandalizza il mio fratello, non mangerò mai più carne, per<br />

non scandalizzare il mio fratello,<br />

Non sono io apostolo? Non sono io libero? Non ho io veduto 9<br />

Gesù Cristo, il nostro Signore? Non siete voi la mia opera nel Signore?<br />

Se non sono apostolo per gli altri, lo sono almeno per voi, 2<br />

poiché voi siete il sigillo del mio apostolato nel Signore. Questa 3<br />

è la mia difesa nei confronti di coloro che fanno inchieste a mio<br />

riguardo. Non abbiamo noi il diritto di mangiare e di bere? Non 4, 5<br />

abbiamo noi il diritto di condurre attorno una moglie, che sia una<br />

sorella in fede, come fanno anche gli altri apostoli, i fratelli del<br />

Signore e Cefa? O soltanto io e Barnaba non abbiamo il diritto di 6<br />

non lavorare? Chi mai va alla guerra a proprie spese? Chi pianta 7<br />

una vigna e non ne mangia il frutto? O chi si prende cura di un<br />

gregge e non mangia del latte del gregge? Dico queste cose secon- 8<br />

do l’ uomo? Non dice queste cose anche la <strong>le</strong>gge? Nella <strong>le</strong>gge di 9<br />

Mosè infatti sta scritto: Non mettere la museruola al bue che treb-

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