MODELLI DI APPRENDIStAtO IN EUROPA: FRANCIA ... - Indire
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i criteri per la valutazione delle condizioni di accreditamento e definisce le prescrizioni<br />
a cui deve attenersi l’azienda che ospita apprendisti; inoltre, prevede l’attivazione di un<br />
monitoraggio in itinere del persistere delle condizioni per l’accreditamento.<br />
Per quanto riguarda il momento iniziale, la volontà di un’azienda di assumere apprendisti<br />
attiva il processo di accreditamento, rilasciato in base a precisi requisiti che l’azienda<br />
deve possedere. Gli esperti delle camere competenti, che diventeranno successivamente<br />
dei punti di riferimento costanti per i responsabili dell’apprendistato in azienda, verificano,<br />
tramite una visita in loco, l’esistenza dei requisiti per l’accreditamento ed in<br />
quella occasione informano dettagliatamente il datore di lavoro degli obblighi e dei<br />
doveri connessi all’apprendistato.<br />
L’idoneità è valutata su tre dimensioni:<br />
• idoneità personale sia dell’impresa come figura giuridica, che non deve essere<br />
stata condannata per aver infranto la legge per la tutela del lavoro minorile, sia dei<br />
formatori, valutati in relazione a condanne personali (reati gravi, contro i minori,<br />
legati alla droga, ecc.) o a comportamenti di vario tipo che potrebbero pregiudicare<br />
il loro ruolo;<br />
• idoneità del luogo di apprendimento: il luogo in cui si svolge la formazione presso<br />
l’azienda deve essere adeguato. L’azienda deve possedere un’attrezzatura tecnica<br />
adeguata ed essere in grado di mettere a disposizione gratuitamente all’apprendista<br />
strumenti formativi, in particolare attrezzi e materiali. Nel caso in cui l’azienda<br />
non si dimostri del tutto adeguata per lo svolgimento dell’attività di formazione, il<br />
datore di lavoro deve ricorrere a interventi di formativi che si svolgano all’esterno<br />
dell’impresa al fine di garantire il trasferimento delle competenze e dei contenuti<br />
previsti dal piano-quadro;<br />
• idoneità professionale: l’azienda deve garantire l’idoneità pedagogica e tecnicoprofessionale<br />
dei suoi formatori interni, che devono possedere le conoscenze e<br />
capacità tecniche necessarie per l’erogazione della attività oggetto di formazione,<br />
assicurando la possibilità di trasferire l’intera gamma dei contenuti professionali<br />
previsti per la figura di riferimento.<br />
Le competenze pedagogiche del formatore devono essere certificate da un attestato,<br />
secondo quanto stabilito nel Regolamento di Idoneità del Formatore (Ausbilder Eignungsverordnung<br />
- AEVO). Il conseguimento di tale attestato consente di attribuire<br />
l’appellativo di “maestro”.<br />
È prevista una formazione specifica per gli istruttori-tutor aziendali, erogata dai centri<br />
formativi. Normalmente ai tutor viene richiesto di frequentare un corso di 80 ore,<br />
che presuppone il superamento di un esame finale volto a verificare l’acquisizione di<br />
conoscenze e abilità nei seguenti ambiti:<br />
• principi di base generali dell’apprendistato;<br />
• programmazione della formazione;<br />
98 5 Il processo di formazione degli apprendisti