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MODELLI DI APPRENDIStAtO IN EUROPA: FRANCIA ... - Indire

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dell’attività di formazione per l’appunto. La valutazione attraverso la modalità CCF è<br />

organizzata sotto la responsabilità dei formatori e soggetta al controllo degli organismi<br />

deputati. Sono i formatori che definiscono le specifiche situazioni di valutazione sulla<br />

base di quanto previsto dal regolamento d’esame di ciascun diploma.<br />

Una terza modalità di effettuazione dell’esame finale, denominata “controllo adattato”<br />

(controle adapté), è riservata agli studenti con disabilità o inabilità parziale. Il “controllo<br />

adattato” può essere effettuato sia nella modalità del controllo durante la formazione,<br />

sia come esame puntuale finale. I servizi medici scolastici e il Comitato Accademico<br />

di armonizzazione e di proposta sono invitati a definire le modalità della valutazione<br />

insieme con l’équipe pedagocia dell’istituzione formativa.<br />

6.2 La definizione delle prove nel regolamento di diploma<br />

In allegato al decreto istitutivo di ciascun diploma professionale, dopo il regolamento<br />

d’esame, è contenuto un altro documento, intitolato “Definizione delle prove”, che<br />

riporta elementi di specificazione per ognuna delle prove previste per la valutazione<br />

delle acquisizioni maturate ai fini del rilascio del titolo e/o del diploma professionale.<br />

Nella varietà dei modelli di articolazione di tale documento, generalmente in tale sezione<br />

si rinvengono informazioni di dettaglio sulle singole prove con riferimento ai<br />

seguenti aspetti:<br />

• finalità/obiettivi della prova: in primo luogo si individuano nello specifico quali<br />

competenze, tra quelle da acquisire durante il percorso di formazione per l’esercizio<br />

della professione di riferimento, sono oggetto di osservazione e di valutazione<br />

durante l’espletamento della prova; generalmente le competenze sono individuate<br />

anche indicando il codice utilizzato nella descrizione contenuta nel referenziale<br />

delle competenze;<br />

• modalità di valutazione, ossia la descrizione della specifica modalità di realizzazione<br />

della valutazione, che può essere puntuale o in corso di formazione; quest’ultima<br />

modalità, introdotta a partire dagli anni Novanta, si sta progressivamente diffondendo<br />

come alternativa alla valutazione puntuale;<br />

• criteri di valutazione: ovvero gli elementi che vengono considerati nella formulazione<br />

del giudizio, quali, ad esempio, la coerenza con i contenuti/attività del diploma,<br />

lo spirito d’iniziativa del candidato, il senso di responsabilità, il rispetto dei tempi<br />

di lavoro, la capacità di rispondenza alle attese del cliente, l’efficacia nell’utilizzo<br />

degli strumenti, ecc.<br />

Spesso i criteri di valutazione sono differenziati e riferiti alle singole prove previste per<br />

l’attribuzione del diploma. Come anticipato, infatti, nel processo di valutazione finale<br />

per il rilascio dei titoli e dei diplomi professionali non esiste un numero fisso di prove:<br />

6 Il processo di valutazione dell’apprendimento<br />

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